Poltergeist – Feather Of Truth
Il 03/07/2020, di Dan.
Gruppo: Poltergeist
Titolo Album: Feather Of Truth
Genere: Thrash Metal
Durata: 57 min.
Etichetta: Massacre Records
I Poltergeist sono una band thrash metal svizzera nata nel 1985, un paio di demo prima che esca il loro album di debutto ‘Depression’ del 1989 e poi altri due album nello spazio di tre anni ‘Behind My Mask’ (1991) e ‘Nothing Lasts Forever’ (1993), dove la band ha fatto parlare di sé grazie anche a tour di spalla a Destruction e Kreator. Alla fine del 1993, tuttavia, i Poltergeist si sciolgono e bisogna aspettare il 2016 prima di ascoltare un nuovo lavoro, ‘Back To Haunt’. Ora, in questo inizio d’estate, ci troviamo tra le mani la quinta fatica ‘Feather Of Truth’ che continua quanto fatto in precedenza per un’ora di thrash/speed metal aggressivo, diretto, senza troppi fronzoli e che punta tutto sull’energia, ma, allo stesso tempo, grazie all’impostazione vocale di André Grieder, rimanda per certi versi a delle sfumature più classiche.
Ad ogni modo, caratteristica peculiare dei Poltergeist è da sempre un riffing veloce, selvaggio e tagliente, in grado di investire l’ascoltatore e con lo scopo di “far male” in sede live, ottimi intenti che a livello di attitudine complessivamente vengono confermati in questo nuovo lavoro. Ne sono un esempio l’opener ‘Time at Hand’ anche se è con il trittico successivo: ‘Saturday Night’s Allright for Rockin’, ‘Feather of Truth’ e ‘The Attention Trap’ che il disco cerca di prendere i giri giusti grazie a pezzi strutturati con un incedere ben più cadenzato, quadrato e ruvido, ma allo stesso tempo impreziosito da buoni fraseggi alla sei corde che cercano di donare una sorta di melodica varietà alla ricetta compositiva un po’ troppo statica dei cinque svizzeri, ma che allo stesso tempo creano purtroppo anche un po’ di confusione generalizzata. Particolarità che si ripetono e che si confermano ulteriormente nel cuore dell’album dove segnaliamo ‘Phantom Army’ e ‘Megalominia’ in cui il bridge centrale probabilmente è il punto più alto del disco in quanto a furore metallico, o ancora ‘Thin Blue line’ in cui fa capolino un sentore newyorkese targato Anthrax, discreti pezzi, suonati con passione ed energia, ma mai del tutto convincenti, tanto che, alla conclusione del disco, emerge il sentore di bollare questo disco come uno dei tanti dischi thrash destinati un po’ al dimenticatoio .
Complessivamente, ‘Feather Of Truth’, nonostante non possa essere considerato un capolavoro e vista anche la concorrenza, ossia nemmeno un disco da ricordare in questa prima metà dell’anno, merita comunque una sufficienza. I Poltergeist pagano certamente un po’ pegno alla monotonia compositiva che, intendiamoci, è comunque apprezzabile per chi ama visceralmente il genere, ma oggettivamente il fatidico “skip” su alcuni brani viene inesorabilmente a galla e visto la durata del disco, poco meno di un’ora comprese le due tracce bonus che poco aggiungono, ci fa sorgere qualche interrogativo sul perché non sia stato scelto di tagliare qualcosa. Un album comunque da ascoltare, ma che probabilmente non troverà vita facile nei lettori cd o, molto più probabilmente, nel vostro catalogo MP3. Peccato, speriamo solo di rivedere la nostra valutazione ascoltando alcuni di questi brani in sede live.
Tracklist
01. Time At Hand
02. Saturday Night’s Allright for Rockin’
03. Feather Of Truth
04. The Attention Trap
05. Phantom Army
06. The Godz Of The Seven Rays
07. The Culling
08. Megalomaniac
09. Ambush
10. Thin Blue Line
11. Unholy Presence (bonus)
12. Notion (bonus)
Lineup
André Grieder: vocals
V.O. Pulver: vocals
Chasper Wanner: guitar
Ralf Winzer Garcia: bass
Sven Vormann: drums