Five Ways To Nowhere – Bite Hard
Il 27/06/2020, di Roberto Sky Latini.
Gruppo: Five Ways To Nowhere
Titolo Album: Bite Hard
Genere: Hard Rock
Durata: 28 min.
Etichetta: Soe Records
Ogni tanto il rock più viscerale fa di nuovo capolino, e il rischio è quello del deja-vù in un genere che sembra aver dato tutto, codificato in ogni sua essenza. Però quando arriva una band in grado di declinarlo usando sì, tutti i riff conosciuti, ma impastati in modo da risultare freschi e personali, allora scopriamo ogni volta che questa musica antica può darci ancora belle emozioni. L’Hard Rock può essere suonato in due modi, o generando uno stile vintage o trovando una chiave moderna; questa italica band si pone nella seconda scia e gioca con bravura tutta la sua ottima ispirazione.
Si parte con un tasso di durezza non eccessivo con ‘Love To Hate’, ma con più ascolti la linea melodica è in grado di entrare nella testa. Come per altro succede anche con le tracce successive, dove chitarre e voce prendono possesso dell’ascoltatore con una verve orecchiabile eppure allo stesso tempo intransigentemente energica. Pezzi come ‘Over The Line’; ‘Obsessed’; ‘Twisted’ e ‘Wildstyle’, i pezzi forti del lotto, esprimono al meglio la loro carica dinamica. L’assenza di un brano velocissimo e di scatenamento che possa emergere sugli altri è compensato dal fatto che il livello sonoro è, globalmente e in maniera continuativa, incisivo, ed infatti non ci sono ballate che avrebbero potuto abbassare la tensione tonica.
La musica suonata è quella americaneggiante un po’ mainstream degli Halestorm, cioè attenta alla fruibilità delle composizioni, senza però, come la band americana, sacrificare il sano impatto rock, rispetto agli Halestorm però si percepisce un maggiore leggero velo di sporcizia che non guasta, ricordando anche un po’ (e non poco) le cose più ruvide del finlandese Michael Monroe. Si sente anche lo Street Metal quando aumenta il grado di pesantezza e soffia pure un filo di aria punkeggiante in alcune piccole punteggiature. Il gruppo sa rimanere in perfetto equilibrio tra gli strumenti, con una bella sezione ritmica frizzante, e in essa una batteria che usa colpi netti e decisi. Ma è la prorompenza delle chitarre una delle cose più significative del lavoro, con le inserzioni soliste e con i riff sempre sugli scudi, usando anche una bella dose di raffinatezza. Questo senza togliere nulla all’interpretazione variegata della cantante assolutamente da applaudire perché capace di sussurrare come di incresparsi nella più classica e gustosa tradizione rockettara. E la presenza dei cori ha valorizzato il cantato nei punti strategici con estrema intelligenza. In tutto ciò la produzione tecnica, che ha saputo valorizzare l’insieme, ha contato in maniera determinante. Si tratta del full-lenght d’esordio, ma è già maturo. È un disco che viene voglia di rimettere su più volte perché la band non sa cosa significa fare un filler, infila solo canzoni funzionanti una dietro l’altra, e se fossimo stati in altri tempi e in altri luoghi sarebbe diventata una band iconica nella scena metal rock dato che è musica accattivante ma anche irriverente. In effetti è ‘musica che morde’ nel senso che ha questa frase quando la si dice fuori dal panorama del metal estremo; a volte ci scordiamo che l’essenza primordiale del rock’n’roll è questo dei Five Ways To Nowhere.
Tracklist
01. Love To Hate
02. Obsessed
03. Over The Line
04. Roll The Dice
05. Mr.Gray
06. Twisted
07. Vodka Queen
08. Slowmotional
09. Wildstyle
Lineup
Charlotte Esse: vocals
Matteo “Teo” Lassandro: guitar
Joey Tassello: guitar
Davide “Davy” Rocco: bass
Fabio Brunetti: drums