Mushroomhead – A Wonderful Life
Il 18/06/2020, di Andrea Del Prete.
Gruppo: Mushroomhead
Titolo Album: A Wonderful Life
Genere: Alternative Metal, Nu Metal
Durata: 67 min.
Etichetta: Napalm Records
Distributore: Audioglobe
Ritorno – dopo un lasso di più di un lustro – per gli alternative metaller statunitensi Mushroomhead. Un silenzio importante che aveva fatto temere il peggio. Invece non è stato così, forti di un nuovo contratto con l’austriaca Napalm Records, il collettivo di Cleveland ritorna a noi con un tomo decisamente a fuoco, ricco di quelle melodie “malate” che ne hanno contraddistinto la carriera. I nuovi ingressi di Steve Rauckhorst e Jackie LaPonza alle clean vocals, hanno decisamente giovato, ampliando lo spettro delle soluzioni vocali, nonché trovando una perfetta alchimia con le personalissime harsh vocals di Jason Popson, tornato all’ovile già dallo scorso lavoro. L’alternative metal prodotto dai nostri, pur non introducendo nulla di effettivamente nuovo, ci rimembra i tempi in cui le melodie – unite ad una solida base metallica – regalavano emozioni. Non è un caso che la regia sia stata affidata a quel Matt Wallance, autore del successo dei primi Faith No More. Le strofe ‘aperte’ di Rauckhorst, a tratti ricordano Patton, pur mantenendo una personalità propria. Le female vocals di LaPonza, non fanno altro che arricchire ulteriormente l’insieme, con una delicatezza greve (‘The Heresy’). Il platter scorre via deciso e sebbene molto lungo, ci accompagna verso estati di ricordi che difficilmente potranno tornare. Il paragone con gli altrettanto mascherati Slipknot, non sussiste, in quanto i Mushroomhead decidono di seguire la propria strada, “J Mann” Popson, infatti non ha mai nascosto l’amore incondizionato verso le alchimie sonore dei Mr. Bungle e chi si ricorda del progetto Alter Boys (insieme ai Dog Fashion Disco), sa bene di cosa si parla. Niente metallo pesante e sfuriate death, solo melodie ficcanti incastonate nella forma canzone, coadiuvate da tanta intelligenza compositiva. Peccato per suoni di batteria veramente troppo ‘plasticosi’ che sminuiscono non poco il lavoro del leader Steve Felton, fortunatamente fanno solo da contraltare alle tastiere ‘aperte’ che si liberano nei chorus (Bottum docet!). Non fermatevi dunque alle apparenze e date una possibilità ai Mushroomhead, fautori di un lavoro importante, una sorta di macchina del tempo per chi ha vissuto musicalmente la fine del ventesimo secolo, ma anche una piacevole sorpresa per chi è in cerca qualcosa da gustare nello spazio aperto, liberando la mente dalle fatiche quotidiane.
Tracklist
01. A Requiem for Tomorrow
02. Madness Within
03. Seen It All
04. The Heresy
05. What a Shame
06. Pulse
07. Carry On
08. The Time Has Come
09. 11th Hour
10. I Am the One
11. The Flood
12. Where the End Begins
13. Confutatis
14. To the Front (Bonus Track)
15. Sound of Destruction (Bonus Track)
16. Another Ghost (Bonus Track)
17. Lacrimosa (Bonus Track)
Lineup
Jason Popson: harsh & rapped vocals
Steve Rauckhorst: clean vocals
Jackie LaPonza: female vocals
Tom Shaffner: guitars
Ryan Farrell: bass, keyboards
Rick Thomas: keyboards, samples
Robbie Godsey: percussion
Steve Felton: drums