Paralydium – Worlds Beyond
Il 14/06/2020, di Dario Cattaneo.
Gruppo: Paralydium
Titolo Album: Worlds Beyond
Genere: Power Metal, Progressive Metal
Durata: 46 min.
Etichetta: Frontiers
Hanno qualità da vendere questi Paralydium! Proprio su questo aspetto – la qualità – punta infatti il sestetto svedese capitanato dal chitarrista John Berg; prendendo la decisione di bazzicare un terreno affollato come il progressive metal alla Theater/Symphony X, facendolo però ben consci dei propri mezzi e delle proprie armi, con il manifesto obbiettivo di ottenere un prodotto forse non troppo originale ma di sicuro ottimo da un punto di vista esecutivo/compositivo.
È in effetti un mix prevedibile ma ben riuscito quello che ascoltiamo nella prima esplosiva accoppiata di brani: ‘Within The Sphere’ e ‘Synergy’, sono pezzi funzionali e diretti, davvero abili nell’unire gli stili delle due band citate in partenza inglobando però anche input da DGM, Pagan’s Mind e Circus Maximus, band anche loro presenti qui e là in questi primi minuti di ascolto. Soprattutto la seconda dobbiamo dire che ci convince appieno, stampandosi in testa al primo ascolto e non perdendo di appeal e impatto nemmeno col passare dei giorni. Con ‘Finding The Paragon’ si nota una netta predominanza del fattore Petrucci & Co., con sonorità più moderne e un incedere più spezzato che lascia momentaneamente da parte l’aspetto più melodico in favore di evoluzioni strumentali più accentuate anch’esse di pregevole fattura. ‘Crystal Of Infinity’ mantiene questa linea diciamo più “acrobatica” per le chitarre di Berg che si profondono in continue evoluzioni ma riportano parte di quell’approccio melodico che abbiamo apprezzato sui primi brani soprattutto nella onnipresenti tastiere e nella voce del bravo Sehlin. Un atmosferico veloce passaggio intitolato ‘Awakening’, che ci ricorda un po’ negli intenti ‘Wait For Sleep’, funge come quel famoso brano da ponte col successivo che però – purtroppo – non si rivela certo al livello di ‘Learning To Live’ (vabbeh, ma cosa lo è?, ndr.). Facezie e scomodi paragoni a parte, ‘The Source’ è in effetti epica e coinvolgente, ma manca a nostro avviso dell’immediatezza e dell’hook che avevano per esempio i primi due brani in scaletta, finendo così per rimanere forse l’unico brano un pelo in ombra del lotto. ‘Into Divinity’ e ‘Seeker Of Light’ chiudono l’album bene come è iniziato, la prima grazie a un ottimo lavoro delle essenziali tastiere e la seconda all’insegna di melodie pregevoli a livello vocale e un lavoro pianistico iniziale che non può non ricordare il Pinnella di ‘Twilight In The Olympus’.
Volendo riassumere la disamina scritta qui sopra, possiamo bene dire che di vera e propria innovazione su ‘Worlds Beyond’ non ce ne è… c’è però tanta qualità, tanta voglia e molta professionalità, che trascinano il disco nel top delle produzioni recenti sul genere, e fanno di questo lavoro un prodotto davvero piacevole.
Tracklist
01. Enter Paralydium
02. Within The Sphere
03. Synergy
04. Finding The Paragon
05. Crystal Of Infinity
06. Awakening
07. The Source
08. Into Divinity
09. Seeker Of The Light
Lineup
Mikael Sehlin: vocals
John Berg: guitars
Jonathan Olsson: bass
Georg Härnsten Egg: drums
Mikael Blanc: keys