Havok – V
Il 27/04/2020, di Dan.
Gruppo: Havok
Titolo Album: V
Genere: Thrash Metal
Durata: 45:45 min.
Etichetta: Century Media Records
Ormai diventati un solido punto di riferimento per la nuova generazione del thrash metal made in USA, gli Havok raggiungono il traguardo del loro quinto disco ufficiale che segue a tre anni di distanza ‘Conformicide’. Il percorso intrapreso dalla band inizia nel 2004 nel verdissimo Colorado e presenta tappe importanti come ‘Time Is Up’ o ‘Unnatural Selection’, album che hanno proiettato la band di David Sanchez ad essere giustamente considerata una predestinata a raggiungere i vertici del genere. Ed è questo il punto, se una volta che i veterani lasceranno – cosa che prima o poi purtroppo accadrà – e gli Havok saranno chiamati, insieme a altri, a trascinare e proseguire la scena del thrash metal, ne saranno veramente all’altezza?
L’ascolto e la valutazione di ‘V’ parte dunque da questi presupposti ed è lecito aspettarsi dalla band di Denver una risposta chiara a queste pesanti aspettative, cosa che effettivamente e almeno in parte, ‘V’ fa. Ma perché solo in parte? E cosa manca?
Il nuovo disco degli Havok è aggressivo, abrasivo, maturo e lucido nel songwriting, suonato con perizia e prodotto magistralmente, quindi non manca veramente nulla nel ricettario del perfetto disco di thrash metal oggi. Brani come ‘Post-Truth Era’, ‘Interface with the Infinite’ o ‘Cosmetic Surgery’ sono le composizioni più personali e convincenti in una reinterpretazione del thrash che parte orgogliosamente da solide basi old-school, ma che riesce a metterci anche del proprio, cosa non facile in un genere così consolidato e per certi versi statico. In altri episodi del disco, purtroppo, questa ispirazione viene meno e pur trovandoci di fronte a delle magistrali killer song di puro thrash metal che senza ombra di dubbio piaceranno a tutti gli amanti del genere, emerge tuttavia una sorta di ingenuo citazionismo a tratti troppo evidente per una band del loro calibro. Ci riferiamo per esempio a ‘Phantom Force’ che, anche considerato l’argomento trattato (i campi di sterminio del Laos nel 1975) va intesa come una sorta di tributo ai Sodom? Stessa sensazione di ‘già sentito’ in altri episodi come, per esempio, ‘Fear Campaign’ o ‘Merchants of Death’ che richiamano abbondantemente i Death Angel; ottime canzoni per una band all’esordio discografico, ma che nel quinto disco degli Havok appaiono un pò deboli.
Ad ogni modo, ‘V’ complessivamente rappresenta comunque per gli Havok un passo in avanti in un processo di crescita lenta ma costante. Il dubbio se saranno in grado di prendere in mano le redini del thrash metal negli anni a venire rimane, ma le potenzialità sono tutte confermate. Per l’investitura definitiva manca forse ancora il vero disco della consacrazione, cosa che ‘V’, nonostante sia oggettivamente un ottimo lavoro, adulto, maturo, magistralmente suonato e perfettamente prodotto non lo rappresenta ancora. Giudizio troppo severo? Forse, ma siamo certi che gli Havok siano assolutamente in grado di far ancora meglio di così.
Tracklist
01. Post-Truth Era
02. Fear Campaign
03. Betrayed by Technology
04. Ritual of the Mind
05. Interface with the Infinite
06. Dab Tsog
07. Phantom Force
08. Cosmetic Surgery
09. Panpsychism
10. Merchants of Death
11. Don’t Do It
Lineup
David Sanchez : Voce, Chitarra
Reece Scruggs : Chitarra (lead)
Pete Webber : Batteria
Brandon Bruce : Basso