Acacia – Resurrection
Il 25/03/2020, di Andrea Schwarz.
Gruppo: Acacia
Titolo Album: Resurrection
Genere: Progressive Metal
Durata: 46:00 min.
Etichetta: Underground Symphony
La musica è un qualcosa di emozionale, una tela sopra la quale i nostri sentimenti possono stendersi allegramente o delicatamente in base al momento che stiamo vivendo, è un fattore soggettivo così com’è alquanto oggettivo quanto romanticismo ci sia dietro l’arte delle sette note, portatrice di sogni e speranze per ogni musicista di ogni epoca. Queste considerazioni vanno di pari passo con un’altra considerazione che riguarda il tempo che passa: spesso e volentieri non ci fidiamo abbastanza dello scorrere del tempo, di quanto quest’ultimo possa essere galantuomo rimettendo insieme i cocci di situazioni che sembravano perdute. Questa è la dovuta considerazione che bisogna fare accostandosi al come back degli Acacia intitolato appositamente ‘Resurrection’, un titolo che non è solo una dichiarazione d’intenti ma un dato di fatto visto che la loro ultima fatica discografica (il loro primo album…) risale a ben ventitre anni fa. Il precedente debutto, di pregevole fattura, aveva lasciato l’amaro in bocca per tutti coloro che ne avevano apprezzato il talento e la freschezza compositiva poiché proprio degli Acacia si erano perse le tracce lasciando il campo a tantissimi altri gruppi italiani che nel frattempo hanno potuto produrre dischi di rango internazionale e sdoganando nel corso degli anni il metal tricolore. Ma il tempo restituisce tutto, gli Acacia con una formazione indubbiamente rinnovata sono tornati a ruggire grazie alla tenacia di Martino Lo Cascio, chitarrista nonché songwriter e produttore dell’italica band. Il power prog degli Acacia è fluido, è melodico ed accessibile, peccato per la produzione che avrebbe potuto essere maggiormente curata e che probabilmente avrebbe potuto dare quella spinta in più a brani ben scritti ed egregiamente suonati come ‘The Age Of Glory’, la ballad ‘Alone’, le incisive ‘Light In Shadows’ e ‘Chains Of Memory’, canzoni che si dimostrano essere certamente un buon biglietto di presentazione di quello che si può trovare in ‘Resurrection’. Il loro sound potrebbe in qualche modo ricordare da lontano i Queensryche ed i Fates Warning degli esordi ma senza essere forzatamente e unicamente derivativo. Non possiamo in conclusione dirci pienamente soddisfatti ma siamo sicuri che questo disco sarà una pietra angolare per la band e per un futuro che ci auguriamo possa essere foriero di nuova musica senza attendere altri vent’anni.
Tracklist
01. Obsession
02. Light In Shadows
03. Chains Of Memory
04. The Age Of Glory
05. Alone
06. Revelation Day
07. My Dark Side
08. Seasons End
09. Gone Away
10. The Man
Lineup
Gandolfo Ferro: vocals
Martino Lo Cascio: guitars
Simone Campione: guitars
Massimo Provenzano: bass
Claudio Florio: drums