Inno – The Rain Under

Il 28/02/2020, di Maria Teresa Balzano.

Gruppo: Inno

Titolo Album: The Rain Under

Genere: Alternative Rock, Dark, Gothic Metal

Durata: 50 min.

Etichetta: Time To Kill Records

Distributore: Goodfellas

Cosa potrebbe mai venire fuori mettendo insieme ex membri di Novembre, Stormlord, Hour Of Penance e Fleshgod Apocalypse? Se vi siete fatti una vaga idea, bene, dimenticatela e ascoltate questo disco.
‘The Rain Under’ proviene da un continuum spazio-temporale parallelo, per chi conosce un minimo le band da cui provengono i musicisti romani è destabilizzante (nel senso buono ovviamente), prende alla sprovvista sorprendendo con la morbidezza e l’eleganza siderale del timbro di Elisabetta Marchetti, perfettamente fuso agli arrangiamenti ricchi di groove, melodiosi, a tratti solenni opera di Cristiano Trionfera (chitarre), Marco Mastrobuono (basso) e Giuseppe Orlando (percussioni).
Il brano ‘Pale Dead Sky’ è l’emblema dell’album, racchiude in toto la proposta del navigato quartetto capitolino, un dark gothic metal moderno che strizza l’occhio al prog e al doom trascinandosi dietro echi di Katatonia (vedi ‘Nightfalls’), The Gathering, Porcupine Tree e dei primi Lacuna Coil, questi ultimi soprattutto su ‘The Hangman’, pezzo energico, secco, di quelli che ti resta in testa per ore. Coraggiosa ma ben riuscita la cover crepuscolare dell’immortale ‘High Hopes’ (Pink Floyd) in chiusura.
Sicuramente il sound è ancora in divenire ma la grande prova, che li vede vincitori, è stata proporre, con disinvoltura e perizia, questo curatissimo progetto onirico convergendo da ambienti musicali così diversi ed estremi.