Bloody Sadism – Eloquent Atrocity
Il 18/01/2020, di Giuseppe Cassatella.
Gruppo: Bloody Sadism
Titolo Album: Eloquent Atrocity
Genere: Brutal/Grind
Durata: 31:33 min.
Etichetta: Base Record Production
Ritrovarsi a parlare di Iran in questi giorni per motivi non politici, può rappresentare un segno di speranza. Non è la prima volata nella mia esperienza di scribacchino al servizio del Dio Metallo che incontro una band che arriva da quelle parte del mondo vicina alla culla della civiltà tra il Tigri e l’Eufrate, qualche anno fa, nel 2008, ho avuto modo di recensire e intervistare gli Angband. All’epoca (2008) si trattava di un metal tradizionale, dalle sonorità power-prog, questa volta invece mi ritrovo innanzi a una creatura mesopotamica assetata di sangue, i Bloody Sadism. Come lascia presagire il nome poco rassicurante, la band di Teheran è dedita a un purulento Gore\Slam. Tutti i cliché del genere – vocione gutturale, ritmo forsennato, strutture intricate – vengono sviscerati dall’uomo che da solo tiene in piedi il gruppo, Pooyan Ahmadi. Fermo restando le poche notizie che giungono da quel Paese, diventa difficile immaginare che possa essere un paradiso del metal, così come non lo è il nostro vecchio Stivale. Non penso che incontri metallari agli angoli delle strade, così come non credo che le strutture per registrare un album siano così diffuse e attrezzate. Ed i limiti della scena diventano quelli di questo disco, perché Pooyan Ahmadi fa per bene la parte che gli compete, pur senza inventare nulla, ma si scontra con dei limiti in fase di produzione. Sopratutto la drum machine appiattisce la resa finale, penalizzando l’ottimo lavoro alla chitarra del leader. Per il resto funziona tutto bene, il disco nella sua mezz’oretta si dimostra interessante e in linea con i canoni del genere. La tecnica di base di Pooyan è buona, il chitarrista macina riff che è una bellezza pur non perdendo di vista il groove. Ancora una volta il limite va individuato nella natura di one-man band, puoi essere bravo quanto vuoi, però qualcosa la perdi nel momento in cui non vuoi (o non puoi?) collaborare con altra gente che porta idee e sfumature diverse alla tua musica, sopratutto se parliamo di un genere che non fa della varietà la propria caratteristica principale. ‘Eloquent Atrocity’, che è l’esordio della band, presenta luci e ombre. Guardandolo da fuori, probabilmente i limiti sono più ambientali che individuali, per questo alla fine credo che al netto di tutte le difficoltà, Ahmadi di più non potesse tirar fuori dal suo progetto. Onore, quindi, a questo fratello che tiene alta la bandiera dell’estremo in una realtà geografica non facile. Un esempio per i musicisti italiani, che tante volte si lamentano per la scarsa ricettività del nostro Paese e sognano gli innevati panorami scandinavi.
Tracklist
01. Intro
02. Eloquent Atrocity
03. Ecstasy
04. Ravenous Whore
05. Pregnant Cunt
06. Sadomasochism
07. Withered Vaginal
08. Bipolar Disorder
09. Lucid Dream
10. Outro (Dead in Mind)
Lineup
Pooyan Ahmadi: Vocals, All Instrumentals, Drum Programming