Soren Andersen – Guilty Pleasure
Il 23/12/2019, di Andrea Lami.
Gruppo: Soren Andersen
Titolo Album: Guilty Pleasure
Genere: Guitar Hero
Durata: 46 min.
Etichetta: Mighty Music
Nuova uscita discografica per Soren Andersen, un chitarrista di origine danese che ho avuto la fortuna di incontrare e veder suonare insieme a Marco Mendoza al Peocio (locale torinese che da sempre organizza concerti di livello assoluto).
Anche se da molti considerato ormai obsoleto, benedetto sia Facebook che qualche mese fa mi ha messo tra le pubblicità (inutili di solito) il primo videoclip che preannunciava l’uscita di questo album. Sto parlando di ‘City Of Angels’ un brano strumentale che mi ha subito ricordato il miglior Joe Satriani, quello che tutti conosciamo. Mi sono innamorato subito di questa canzone tanto da scrivere a Soren per farmi mandare tutto il materiale, una volta uscito, per fare la recensione. Ed eccoci qui a parlarvi di un album strumentale, di solito preda quasi esclusiva di chitarristi ma che quando si tratta di canzoni di alto livello, finisce per incontrare i gusti di molti.
Satriani, Vai, Malmsteen hanno segnato la strada che in tanti hanno intrapreso. A quanto pare Soren sembra aver apprezzato il lavoro di Joe tanto che in tutto il disco si sente il suo ‘fantasma’, però, come spesso accade, non si tratta di una presenza fastidiosa con richiami e plagi, bensì un punto di riferimento che forse ha aiutato la crescita di questo musicista danese con ormai oltre trent’anni di carriera alle spalle.
Ma torniamo immediatamente alle canzoni, di ‘City Of Angels’ vi ho già parlato, se avete amato e ancora amate ‘Summer Song’ ne verrete catturati immediatamente. Se volete subito fare il bis con un brano potente e con una ritmica decisamente rilevante, non potete far altro che andare ad ascoltare ‘The Kid’ nella quale c’è qualche richiamo allo stile di Steve Vai. ‘Agent Wells’ contiene una parte di basso molto funky che lo rende ancor più divertente. Se avete amato ‘Love Thing’ o ‘Cryin’ non potrete non fare la stessa cosa con ‘Satori’, una canzone con una melodia dolcissima che mi ha ricordato ‘Rubina’ sempre di satrianica memoria. Una batteria elettronica ci introduce a ‘Skybar’ è un altro pezzo vincente mentre tuoni e scroscio d’acqua preannunciano l’arrivo di ‘Bad Weather’. Quelle che sembrano musiche elettroniche rubate ad un videogame introducono ‘1983’.
‘Guilty Pleasures’ è un album realmente piacevole e, come spesso si usa dire, un disco strumentale destinato non solo ai musicisti/virtuosi della chitarra ma diretto a chiunque ami le belle canzoni. Un album che infilerete in tutte le vostre playlist, lettori mp3 e penne USB per avere sempre a disposizione, proprio come ho già fatto io. Attualmente ‘City of Angels’ è diventata la mia sveglia e la mia marcia in più quando sono in palestra e sono cotto… Posso assicurarvi che funziona in entrambi i casi: al mattino mi sveglio sempre con una carica esagerata mentre quando mi alleno e penso di essere alla fine, questo brano mi tira fuori ancora qualcosa che neanche pensavo di avere.
Buon ascolto/buona scoperta.
Tracklist
01. City Of Angels
02. Agent Wells
03. The Kid
04. Satori
05. Skybar
06. Bad Weather
07. Beirut
08. Bird Feeder
09. 1983
10. Bipolar
Lineup
Soren Andersen – chitarra
Michael Gersdorff – basso
Morten Hellborn – batteria