Jinjer – Macro
Il 21/11/2019, di Alberto Gandolfo.
Gruppo: Jinjer
Titolo Album: Macro
Genere: Alternative Metal, Death Metal, Djent
Durata: 41 min.
Etichetta: Napalm Records
Distributore: Audioglobe
Dopo l’EP ‘Micro’ (uscito ad inizio 2019) i Jinjer tornano sugli scaffali con Macro il loro quarto full-length. La band ucraiana trascinata della cantante Tatiana Shmailyuk e dal successo del videoclip di ‘Pisces’ (28 milioni di visualizzazioni per un brano metal con tanto di growl, oppure fatevi un giro su YouTube per rendervi conto di quanto sia diventato virale il video digitando “reacts to Jinjer Pisces”) ha fatto centro pubblicando un disco finalmente maturo e ben prodotto.
Il disco uscito lo scorso 25 ottobre per Napalm Records si sviluppa su circa quaranta minuti. Quaranta minuti dove la band miscela un potente Djent con svariati generi (troviamo persino il reggae in ‘Judgement (& Punishment)’ ) e stili musicali senza mai annoiare l’ascoltatore e stupendo per la freschezza in fase di songwriting.
Prova eccelsa per tutti i componenti della band, ma la protagonista indiscussa è ovviamente Tatiana Shmailyuk che sforna una prestazione pazzesca alternando clean e growl in maniera mai scontata, la band cita tra le proprie influenze gli Opeth ed effettivamente ci viene facile pensare al Mikael Åkerfeldt degli ahimè ormai passati tempi d’oro del periodo death.
Tra i brani più riusciti del disco il citato in precedenza ‘Judgement (& Punishment)’ dove spiazza il cambio repentino tra reggae e death metal, Pausing Death dove Tatiana sfodera la sua prestazione migliore di questa relase e Noah e Home Back che tanto ci ricordano gli Arch Enemy (non a caso la band ha seguito per due tour come gruppo di spalla la band di Alissa &Co.), una menzione va fatta anche a lainnereP il brano più sperimentale della discografia del gruppo ucraino, un brano per lo più strumentale con influenze elettroniche.
In questo disco i Jinjer si sono spinti oltre raggiungendo un nuovo livello di maturità, la band non si è fatta problemi ad osare nuove soluzioni (come il reggae citato in precedenza) e inspessendo ulteriormente il sound anche grazie ad una capacità tecnica eccelsa di tutti i componenti.
Sicuramente un buon disco, non un capolavoro, ma un disco che sicuramente farà piacere agli amanti del genere, un disco che stupisce per la sua freschezza/originalità cosa assolutamente non scontata nel metal odierno.
Tracklist
01. On the Top
02. Pit of Consciousness
03. Judgement (& Punishment)
04. Retrospection
05. Pausing Death
06. Noah
07. Home Back
08. The Prophecy
09. IainnereP
Lineup
Tatiana Shmailyuk: vocals
Roman Ibramkhalilov: guitars
Eugene Abdukhanov: bass
Vladislav Ulasevich: drums