Vision Divine – When All The Heroes Are Dead

Il 08/11/2019, di .

Gruppo: Vision Divine

Titolo Album: When All The Heroes Are Dead

Genere: ,

Durata: 56 min.

Etichetta: Scarlet

Distributore: Audioglobe

85

A conti fatti, possiamo cominciare la recensione con una frase “col botto”; ovvero dicendo che – almeno per noi – abbiamo già trovato l’album power dell’anno. Già, difficilmente ci lasciamo andare a dichiarazioni propagandistiche tipo questa; stavolta però ammettiamo a noi stess che con ‘When All Hearoes Are Dead’ si va ben oltre il campanilismo verso una band tricolore o al fatto che i Vision Divine li seguiamo praticamente da sempre e che siano autori di almeno un paio dei nostri dischi favoriti del primo decennio dei 2000. Il punto cruciale è che questa nuova fatica discografica, separata da ben sette anni dal predecessore ‘Destination Set To Nowhere’, è davvero un disco in grado di guardare negli occhi al capolavoro ‘Stream Of Consciousness’ e (anche se manca ancora qualcosina) anche a una pietra miliare dello speed/power come ‘Return To Heaven Denied’ dei Labyrinth.

Dichiarazioni grosse dicevamo, ma a nostro parere giustificate perché l’aria che si respira (e non stiamo parlando di ‘qualità’ ma proprio di sensazioni percepite) è proprio quella di quegli album appena citati. Certo – la nostra età è diversa, la scena power/prog tricolore e non sono cambiate diverse volte e nelle nostre orecchie sono passati anni e anni di musica più o meno buona – ma la freschezza che qui si percepisce è figlia proprio di quel periodo, quello in cui Olaf, “il Tower”, e tutti gli altri tiravano martellate sulla materia da cui prende vita il power metal europeo, lasciando davvero segni indelebili su quella massa ai tempi ancora amorfa. Adesso, con la materia di base oramai indurita e cristallizzata da chissà quanti dischi che abbiamo ascoltato e magari dimenticato; era difficile aspettarsi un risultato del genere, e di questo ci stupiamo di fatto ancora di più. E dire che ‘When Heroes…’ partiva con più di un incognita… i soliti cambi di line-up, non una novità per la band, avevano colpito duro qualche anno fa, e se il prode Terrana dietro ai tamburi poteva anche essere considerato una sicurezza, il più misterioso Giannini – forte ‘solo’ di militanze a “The Voice Of Italy” e in diversi gruppi power minori – era difficilmente inquadrabile a priori nello stile definito del gruppo. Tutti dubbi leciti ma adesso sfatati, con il batterista statunitense ben integrato nella compatta sezione ritmica del gruppo e con Giannini autore di una prestazione super, per nulla inferiore o stonata rispetto quella di Luppi o Lione. Quello che abbiamo quindi tra le mani – e che evitiamo di descrivervi passo a passo per non ripetere quanto scritto nell’ottimo studio report di Alex Ventriglia – è quindi un album completo, interessante e piacevole, che esattamente come ‘Stream Of Consciousness’ ai tempi ci mostra come sia possibile integrare melodie perfette, tastiere progressive e una sezione ritmica velocissima per formare dei piccoli capolavori di power melodico. Non manca davvero nessun elemento caro al genere: abbiamo ‘Insurgent’, la classica opener alla ‘Chapter II: The Secret of Life’, dove Giannini mette subito le carte in tavola entrando sul pezzo con la stessa autorità che Luppi ebbe nel 2004 su quella canzone; abbiamo il brano lento ma emozionante come ‘While The Sun Is Turning Black’ e abbiamo ‘300’, con un ritornello davvero eccezionale. Se da un lato colpiscono prima i brani più speedy -come ‘The King Of The Sky’ o ‘The 26th Machine’ – dall’altro quelli arricchiti da una maggior classe come ‘Were I God’ e la title-track rimangono magari in testa più a lungo.

Insomma, con ‘When All The Heroes Are Dead’ non sappiamo davvero dove guardare per trovare difetti… un grande album, davvero. Sotto tutti i punti di vista.

Tracklist

01. Insurgent (Intro)
02. The 26th Machine
03. 3 Men Walk On The Moon
04. Fall From Grace
05. Were I God
06. Now That All The Heroes Are Dead
07. While The Sun Is Turning Black
08. The King Of The Sky
09. On The Ides Of March
10. 300
11. The Nihil Propaganda (Outro)

Lineup

Ivan Giannini: vocals
Olaf Thorsen: guitars
Federico Puleri: guitars
Andrea Torricini: bass
Alessio Lucatti: keys
Mike Terrana: drums