Prins Svart – Inte Här För Att Stanna
Il 23/10/2019, di Andrea Lami.
Gruppo: Prins Svart
Titolo Album: Inte Här För Att Stanna
Genere: Blues Rock, Hard Rock
Durata: 38 min.
I Prins Svart sono una band svedese composta da quattro musicisti che hanno iniziato a suonare insieme nei primi anni novanta, coverizzando i Led Zeppelin. Successivamente a questa prima esperienza hanno intrapreso carriere che li hanno un po’ separati: chi è andato a suonare con i Grand Magus, chi con i Plankton, chi con Michael Schenker, chi con i Company Of Snakes (degli ex Whitesnake Marsden, Moody e Murray) ed infine chi nei The Poodles.
Ed è per merito del chitarrista Henrik, conosciuto appunto tra le fila de The Poodles, che mi sono interessato a questo progetto.
L’album in questione di compone di otto brani di cui uno strumentale. Fin qui nulla di anormale, la difficoltà sta nel fatto che i testi sono in svedese. Essendo da sempre interessato alla buona musica e sapendo accettare di buon grado le sfide, eccomi qui a raccontarvi questo come-back o esordio se parliamo di inediti di questo quartetto.
Partiamo dalla copertina. Una sorta di fotografia di una porta e di una finestra, color sabbia scura che regala un po’ di inquietudine ma che in qualche modo ricorda qualcosa dei Led Zeppelin. A pelle mi ha ricordato la copertina di ‘Physical Graffiti’ ed ipoteticamente potrebbe benissimo la fotografia presa dall’interno di una delle stanze al primo piano del palazzo di St. Mark’s Street di New York.
Si parte con ‘Maskien’ un brano decisamente zeppeliano che ci fa entrare nel mood giusto. La melodia del brano è vincente anche se mi ricorda qualche altro brano che sul momento non mi viene in mente. ‘Jag Kommer Hem’ possiede un altro intro zeppeliano ma il bello viene decisamente dopo, perché più o meno al terzo minuto il brano accelera un pochino, dopo un minuto circa cambia in prossimità dell’assolo, vicino allo stile di Mark Knopfler. La chitarra lascia spazio all’hammond prima di tornare in primo piano per la chiusura del pezzo riprendendo la melodia midtempo iniziale. Complimenti.
Più l’album prosegue e più e chiara l’influenza che i quattro zeppelin hanno avuto nei Prins Svart anche se l’aggiunta di hammond e tastiere strizza un po’ l’occhio a Deep Purple/Uriah Heep ovviamente il tutto con suoni decisamente rinfrescati.
La strumentale ‘Melandi’, un brano solo chitarra con un tappeto delicato di tastiera, fa da ottimo intermezzo prima di ripartire con ‘En Eftermiddagsdrom’ di chiare influenze pinkfloidiane decisamente godibile. Chiudono l’album i due brani più ‘originali’ del lotto, quelli nei quali si sente meno l’ispirazione delle band di cui sopra e che a ben vedere risultano più fruibili.
Pensavo fosse più complicato recensire un album in svedese, invece non è così, mi sono fatto guidare dalle mie orecchie e dal cuore. Alla fine questo ‘Inte Här För Att Stanna’ è un album ben fatto, ben suonato, ben registrato che mi fa davvero piacere avere aggiunto nella mia discografia.
Cosa aggiungere se non che alla fine dei conti ‘The Song Remains The Same’, il ‘Rock And Roll’ è anche questo. Benvenuti Prins Svart, vi auguro che questo sia il primo gradino della lunga ‘Stairway To Heaven’.
Tracklist
01. Maskinen
02. Jag Kommer Hem
03. Under Mina Sista Dagar
04. Vargen Av Oss Tva
05. Melandi (instrum.)
06. En Eftermiddagdrom
07. Sa Verklig
08. Stridens Larm
Lineup
Stefan Berggren: vocals
Henrik Bergqvist: guitars
Tomas Thorberg; bass
Sebastian Sippola: drums