Michael Schenker Fest – Revelation
Il 29/09/2019, di Dario Cattaneo.
Gruppo: Michael Schenker Fest
Titolo Album: Resurrection
Genere: Blues Rock, Hard Rock
Durata: 54 min.
Etichetta: Nuclear Blast
Distributore: Warner
Anche se è inutile stare a descrivervi chi è Michael Schenker e cosa ha fatto in carriera, inizieremo comunque questa recensione dall’artista, non dal disco. Già, perché il percorso seguito dal biondo chitarrista tedesco fondatore di Scorpions, UFO e MSG mai come questa volta è stato così importante per poter comprendere un nuovo disco. Anzi, facciamo una cosa: cambiamo per un attimo idea e partiamo invece dal disco, in particolare dal suo titolo: ‘Redemption’. Redenzione. Da cosa? Anche se per scoprirlo veramente dovrete leggere l’intervista che a giorni verrà pubblicata su questo stesso portale, possiamo dirvi che – nelle idee del buon Michael – il disco rappresenta la redenzione proprio dalla sua carriera. No, non stiamo scherzando – e non scherzava nemmeno lui quando ci ha raccontato tutto questo – il punto non è considerare come una ‘tomba’o qualcosa da rigettare completamente la sua carriera passata, ma semplicemente il voler vedere queste dodici tracce come una rinascita, una rivincita. Un riavvicinamento, stilistico e volendo temporale, alla musica con cui lui stesso ha incominciato. Un riavvicinamento alla propria nascita artistica, quindi a tutti gli effetti appunto una rinascita attraverso la redenzione.
Così ce l’ha descritto Michael. E ha ragione, poiché Michael Schenker Fest, inizialmente solo un evento dal vivo, ci ha donato ben due album di inediti, zeppi di brani che pescano a piene mani dalle prime fasi della sua carriera. Accompagnato da ben quattro suoi ex “partner in crime”, nomi altisonanti come Gary Barden, Graham Bonnet, Robin McAuley e Doogie White, Schenker raccoglie quindi ora i frutti di roba seminata ben trent’anni fa, presentandoci brani in cui la chitarra è fondamentalmente la protagonista assoluta, ma che non si dimentica della band intorno, lasciando spazio un po’ per tutti, musicisti a supporto compresi. Molti i brani degni di nota: ‘Heart And Soul’ è un passaggio energico che ci piace nella sua posizione ad inizio album, ‘Take Me To Church’ calca il piede sul pedale del metal con un Doogie White infuocato, ‘Night Moods’ ci affascina col carisma di Bonnet mentre altre canzoni ci intrattengono e basta, facendoci battere le mani e muovere i piedi. Ottimo, diremmo, se non fosse per un unico problema: forse proprio perché scritto da Michael con un ottica così nostalgica, l’album è decisamente anacronistico. Capiamoci, melodie e canzoni così possono piacere a tutti, però secondo noi parlano veramente al cuore solo a coloro che le origini di Schenker e il suo periodo buio li hanno veramente vissuti. ‘Redemption’ è un album nostalgico, pieno di sentimenti forti da parte di chi l’ha scritto, e quindi si svela solamente a chi ha la capacità (e il tempo e la voglia) di seguirlo con una certa ottica. Per gli altri… beh, è ‘solo’ un disco di ottimo hard rock, suonato da uno dei migliori interpreti della chitarra dei giorni nostri.
Tracklist
01. Heart And Soul
02. Warrior
03. Take Me To The Church
04. Night Moods
05. The Girl With The Stars In Her Eyes
06. Everest
07. Messing Around
08. Time Knows When It´s Time
09. Anchors Away
10. Salvation
11. Living A Life Worth Living
12. The Last Supper
Lineup
Gary Barden: vocals
Graham Bonnet: vocals
Robin McAuley: vocals
Doogie White: vocals
Michael Schenker: guitars
Steve Mann: guitars, keys
Chris Glen: bass
Ted McKenna: drums