Sweet Oblivion feat. Geoff Tate – Sweet Oblivion
Il 26/06/2019, di Andrea Schwarz.
Gruppo: Sweet Oblivion feat. Geoff Tate
Titolo Album: Sweet Oblivion
Genere: Progressive Metal
Durata: 50 min.
Etichetta: Frontiers
Qualche mese fa annuncio a sorpresa: nuovo progetto e nuovo album per Simone Mularoni con alla voce Geoff Tate dal titolo Sweet Oblivion. Onestamente non si erano create tantissime aspettative anche perché a dispetto delle seppur dichiarazioni di rito, è sempre difficile poter per così dire prevedere l’alchimia che si può creare per progetti che il più delle volte risultano essere estemporanei o per lo più semplici esperimenti. Quindi più che aspettative si era creata quella giusta attesa per poter vedere come l’iconica voce di Tate potesse sposarsi con il riffing e il songwriting di Mularoni. Il risultato finale è godibile, è un prog metal dal taglio moderno che a tratti ricorda, fisiologicamente, la band madre, quei DGM che si sono ritagliati uno spazio sempre più importante nel panorama metal mondiale. Il mix sonoro al quale ci troviamo di fronte è un misto di influenze che poggiano le radici nel prog metal di fine anni ottanta / inizio novanta, un salto all’indietro di trent’anni quando album come “Empire” ed “Operation Mindcrime” erano un punto di riferimento per moltissime band. L’unica differenza però la fa la voce di Tate, sempre carismatica e dotata di grandissima tecnica ma priva di quella potenza ed estensione vocale con la quale si è contraddistinto negli anni d’oro. Prendete ad esempio un brano come ‘Hide Away’, un pezzo fortemente influenzato dai Dream Theater, un prog cadenzato e intrigante grazie anche agli arrangiamenti di tastiera che la rendono originale e attuale….purtroppo la voce di Tate a tratti è un po’ forzata, si vede che vorrebbe osare ma fisicamente le sue corde vocali lo lasciano al palo nel momento più bello, quando proprio ce ne sarebbe bisogno. Ma sono gli anni che avanzano, inesorabilmente. Noi vorremmo che i nostri beniamini possano essere immortali, cantare a sessant’anni come se ne avessero ancora venticinque….pia illusione. Detto ciò troviamo brani estremamente intriganti e incisivi come l’iniziale ‘True Colors’ già scelta come singolo apripista, ‘Behind Your Eyes’ con le sue reminescenze che riportano alla mente ‘Spreading The Disease’, la ballata elettrica ‘My Last Story’ che brilla grazie a un refrain ispirato, la penultima track ‘The Deceiver’ dove Mularoni ci regala sweep e arpeggi che ricordano un altro grande del genere, Michael Romeo. Un plauso finale anche alla band che accompagna il duo Mularoni / Tate, il drumming affidato a Paolo Caridi ed Emanuele Casali alle tastiere è preciso e vario, mai eccessivi e debordanti ma sempre al servizio del pezzo coadiuvati da una produzione di prim’ordine. Insomma, il primo passo ufficiale di questo nuovo side project risulta promosso anche se non propriamente a pieni voti, purtroppo la voce di Tate in alcuni frangenti non sembra essere perfettamente a proprio agio, per il resto è un album godibile dall’inizio alla fine, un ‘diversivo’ in attesa che Mularoni si appresti a produrre il prossimo album come DGM… e allora lì si che le aspettative potrebbero essere maggiori. Per ora, godiamoci queste dieci tracce per poter pensare di essere nuovamente a cavallo degli anni ottanta / novanta.
Tracklist
01. True Colors
02. Sweet Oblivion
03. Behind Your Eyes
04. Hide Away
05. My Last Story
06. A Recess From My Fate
07. Transition
08. Disconnect
09. The Deceiver
10. Seek The Light
Lineup
Geoff Tate: vocals
Simone Mularoni: guitars and bass
Emanuele Casali: keyboards
Paolo Caridi: drums