Whitesnake – Flesh & Blood
Il 17/05/2019, di Andrea Lami.
Gruppo: Whitesnake
Titolo Album: Flesh & Blood
Genere: Blues Rock, Hard Rock, Melodic Rock
Etichetta: Frontiers
Quando si deve recensire un album di una grande band uno dei rischi è sempre quello di incappare in un disco non all’altezza della situazione oppure di sopravvalutare l’album in questione, complice la ‘sudditanza psicologica’. La storia della band di cui si deve parlare molto spesso è alla portata di tutti e quindi diventa più difficile la valutazione.
Con questa premessa mi sono messo all’ascolto di questo nuovo lavoro dei Whitesnake pubblicato a distanza di ben otto anni dall’ultimo album di inediti (‘Forevermore’ 2011) anche se in questo lasso di tempo la band non è stata con le mani in mano perché ha pubblicato un CD/DVD di cover (‘The Purple Album’ 2015) e ben due album live (‘The Purple Tour’ e ‘Unzipped’).
L’album in questione si compone di ben tredici pezzi nella versione normale e ben diciotto nella versione deluxe (due brani inediti, un extended mix, un radio mix ed un video).
L’album si apre con ‘Good To See You Again’ e ‘Gonna Be Alright’ due classiche canzoni whitesnake-style i cui testi prima ci ringraziano per essere tornati all’ascolto della band e poi ci confermano che tutto andrà bene. ‘Shut Up & Kiss Me’ è il primo singolo/video che abbiamo avuto occasione di ascoltare/vedere. Un video anni 80 costruito su una canzone decisamente carica di adrenalina per la quale sarà difficile non tenere il tempo insieme all’indemoniato Tommy, la perfetta canzone da gridare alla fidanzata/moglie quando si arrabbia e fa l’offesa. ‘Hey You (You Make Me Rock)’ è un mid-tempo con un coro da stadio che potrebbe fare la felicità del pubblico che parteciperà ai prossimi live della band se verrà incluso nelle prossime setlist.
Altri brani degni di nota sono: ‘When I Think Of You (Color Me Blue)’ una ballad il cui riff di chitarra vi si appiccicherà in testa come potrebbe fare un chewingum sotto alla suola delle scarpe. ‘Heart Of Stone’ è l’altra ballad, altrettanto piacevole ma meno diretta della prima. Risulta davvero facile immaginarsi un altro video acustico, voce e chitarra con l’esecuzione di ‘After All’.
Siamo di fronte ad un album che non ha cali di tensione, tutti gli ingredienti sono al loro posto per la realizzazione di un altro lavoro che andrà a far parte di una discografia già piena di capolavori che hanno segnato il tempo e sarà proprio il tempo a decidere i brani di questo album si ritaglieranno uno spazio importante nella storia del serpente bianco.
Dopo aver abbandonato le scene per un po’ di tempo oggi siamo contenti che Re David sia tornato non solo a calcare i palchi ma anche a comporre canzoni inedite avvalendosi del suo splendido team di professionisti di altissimo livello, tra i quali, ormai inutile dirlo, figura da ben quattro anni il nostro connazionale Michele Luppi. Ora non ci rimane che aspettare un mesetto per vederli dal vivo, ancora in compagnia dei Def Leppard, per un’accoppiata che ha già collezionato l’ennesimo sold out.
Ultima nota per la copertina che ad un primo colpo d’occhio trovo familiare e mi piace, poi a guardarla meglio risulta essere un mix di altre. Prendi lo sfondo di un Greatest Hits (1994), ci aggiungi il logo preso dalla copertina di ‘Slip Of The Tongue’ ed infine basta inserire la classica corona/circonferenza già presente su ‘1987’. Sono ancora indeciso se vedere il tutto come un piacevole richiamo visivo al passato oppure una mancanza di originalità.
Be safe and let the Whitesnake make you happy.
Tracklist
01. Good To See You Again
02. Gonna Be Alright
03. Shut Up & Kiss Me
04. Hey You (You Make Me Rock)
05. Always & Forever
06. When I Think Of You (Color Me Blue)
07. Trouble Is Your Middle Name
08. Flesh & Blood
09. Well I Never
10. Heart Of Stone
11. Get Up
12. After All
13. Sands Of Time
Lineup
David Coverdale: vocals
Reb Beach: guitars
Joel Hoekstra: guitars
Michael Devin:bass
Tommy Aldridge: drums
Michele Luppi: keyboards