Grand Magus – Wolf God
Il 26/04/2019, di Stefano Giorgianni.
Gruppo: Grand Magus
Titolo Album: Wolf God
Genere: Doom Metal, Heavy Metal, Stoner Rock/Metal
Durata: 38 min.
Etichetta: Nuclear Blast
Distributore: Warner
Cavalieri e dame, accomodatevi, i Grand Magus son tornati. E allo squillo di trombe, introduciamo questa nuova fatica discografica della band svedese, senza se e senza ma una delle migliori proposte degli ultimi anni nel campo classic metal. Anzi, definirli “proposta” è quasi un sacrilegio, vista la carriera ventennale alle spalle – contando dall’anno di fondazione del trio di Stoccolma, autore del debutto omonimo nel lontano 2001.
Ordunque, cosa ci regalano questa volta i prodi guerrieri scandinavi? L’intruglio di ingredienti nel calderone del gruppo è sempre lo stesso. D’altronde, la formula vincente è stata trovata già da qualche album, e non esiste motivo per mutare l’elisir d’amore che ha stregato migliaia di fan in tutto il globo. A partire dal loro primigenio stoner-doom dei primi dischi, sino a giungere all’heavy solenne e anthemico delle ultime release, i nostri stregoni del metallo hanno mostrato, difatti, personalità, solidità e una quadratura che farebbe invidia a chiunque. E a “soli” tre anni da quello che il sottoscritto ha dichiarato album dell’anno, quello ‘Sword Songs’ che ha i solchi da quanto è stato ascoltato, gli alfieri stoccolmesi ritornano sulle scene senza deludere. Certo, se non sono nelle vostre corde da sempre, non sarà certo questo disco licantropico a farvi cambiare idea. Ho detto “licantropico”. Ebbene sì. ‘Wolf God’, quello che è traducibile in italiano con una bella bestemmia, è il titolo di questo full-length pubblicato via Nuclear Blast.
Ad aprire le danze è la medievaleggiante ‘Gold And Glory’, un’ottima ed epica introduzione a un album che, rispetto al precedente, vede una nebbia di oscurità avvolgere le dieci tracce che lo compongono. Nulla di preoccupante, però. La title-track, vera opener del disco, rimette le cose al loro posto. Si tratta della solita, grassa, tracotante, magnifica canzone a là Grand Magus. Nessuna pietà, nessun sopravvissuto. Si prosegue poi con la tirata ‘A Hall Clad In Gold’, ‘Brother Of The Storm’, dove svetta l’inconfondibile ugola di Janne “JB” Christoffersson, il trionfale mid-tempo ‘Dawn Of Fire’ che anticipa un altro pezzo sostenuto, ovvero ‘Spear Thrower’. Seguono il riff massiccio di ‘To Live And Die In Solitude’, e quello non meno potente della cadenzata ‘Glory To The Brave’ (che in un istante ci porta alla mente una pietra miliare di una band conterranea dei Grand Magus) con i suoi assoli al fulmicotone. Chiudono la rockeggiante ‘He Sent Them All To Hel’, già pronta per incitare i fan nel prossimo tour, e la rocciosa ‘Untamed’.
Giunti alla fine, ci chiediamo: “Cosa vogliamo dai Grand Magus? È lecito attendersi di più?”. La risposta potrebbe anche essere affermativa, essendo però consapevoli allo stesso tempo che qualcosa in più – o in meno – potrebbe rovinare la coltre di magia che i tre di Stoccolma riescono a mantenere intatta di album in album. Godiamoci dunque questo ‘Wolf God’, e facciamolo girare fino a far emergere quei soliti solchi che i Grand Magus e pochi altri loro coetanei meritano.
Tracklist
01. Gold And Glory
02. Wolf God
03. A Hall Clad In Gold
04. Brother Of The Storm
05. Dawn Of Fire
06. Spear Thrower
07. To Live And To Die In Solitude
08. Glory To The Brave
09. He Sent Them All To Hel
10. Untamed
Lineup
Janne “JB” Christoffersson: lead vocals, guitar
Mats “Fox” Skinner: bass, backing vocals
Ludwig “Ludde” Witt: drums