Ginkgo Dawn Shock – Inward | Flare
Il 13/04/2019, di Giuseppe Cassatella.
Gruppo: Ginkgo Dawn Shock
Titolo Album: Inward | Flare
Genere: Post Rock/Metal, Progressive Metal, Progressive Rock
Durata: 44 min.
Etichetta: This Is Core
Per noi pugliesi da almeno un lustro i Ginkgo Dawn Shock sono la classica “the next big thing”. Ragazzi prodigio ai tempi dell’accoppiata EP/primo album, quegli adolescenti sono cresciuti mantenendo le promesse che il loro innato e acerbo talento lasciava trasparire. Che ci fosse molta curiosità intorno a questo ‘Inward | Flare’, l’ho potuto tastare dal vivo al release party, evento a cui hanno partecipato circa trecento persone, non poche per una band underground (parliamo della Puglia, una regione in cui l’assenteismo durante gli eventi ha raggiunto picchi preoccupanti). ‘Inward | Flare’ con le sue 10 tracce dimostra che l’esordio del 2015 non è stato un fuoco di paglia, anzi ne riconferma le caratteristiche vincenti e rilancia la band su picchi mai raggiunti prima. Certo, i GDS non sono riusciti a scrollarsi di dosso del tutto quell’etichetta di novelli Tool (manco fosse un’offesa) che si portano dietro dai primi giorni di vita, ma dimostrano comunque che vogliono seguire la direzione tracciata dalla band americana in modo personale e deciso. All’interno di un suono complesso, nervoso e tecnico, traspaiono momenti più umani e psichedeleci che rendono le composizioni mai eccessivamente fredde. Ed è questa la chiave di volta della riuscita del disco, il suo essere al contempo complicato e semplice. In grado di accontentare in un solo colpo sia il fruitore più esigente e attento che quello più interessato al piacere dell’ascolto senza perdersi in chissà quali sofismi. ‘Sadcasm’, brano che apre il disco, e che è stato utilizzato per il primo video, introduce bene questi aspetti. Il pezzo convincente nel suo incedere oscuro e cerebrale, convincendo sempre più col passare dei secondi. ‘Klys’ stona, ‘Mankerat’ (il mio pezzo preferito del disco con ‘Glacier’) schiaccia l’ascoltatore. Già dal trittico iniziale appare chiaro che le capacità interpretative di Alessandro Cicolella sono notevolmente aumentate. Il disco riesce a mantenere una certa varietà per tutta la sua durata, senza però rinunciare a un certo isterismo di fondo, il vero file rouge che unisce i diversi pezzi sino all’apoteosi finale ‘No Summer In Ohio’ (invero, ottimo motivo per trasferirsi nello stato americano). I Ginkgo Dawn Shock 2019 sono una band in possesso di tutte le carte in regola per affermarsi definitivamente in patria e partire alla conquista del mondo: ora sta a loro giocarle nel migliore dei modi.
Tracklist
01. Sadcasm
02. Klys
03. Mankerat
04. Kyrie
05. Yedinyy
06. Glacier
07. Solar
08. Allistee
09. Ljos
10. No Summer In Ohio
Lineup
Gilberto Bufi: drums
Giordano Bufi: guitar
Alessandro Cicolella: voice, guitar
Gabriele Terlizzi: bass