Waylander – Ériú’s Wheel
Il 20/03/2019, di Giuseppe Cassatella.
Gruppo: Waylander
Titolo Album: Ériú’s Wheel
Genere: Folk Metal
Durata: 46 min.
Etichetta: Listenable Records
La ruota dei folkster britannici Wayalander ha ripreso a girare dopo una lunga inattività in studio iniziata all’indomani della pubblicazione del non eccezionale ‘Kindred Spirts’ nel 2015. Ho sempre apprezzato gli irlandesi e il loro metallo, perché li considero i veri eredi degli Skyclad, band che ho adorato agli esordi e che poi ho sempre seguito con interesse. Così mi sono fiondato ‘Ériú’s Wheel’ con non poca curiosità, anche perché il disco è stato presentato dalla band come il primo concept album della propria storia pluridecennale. Il disco nelle sue nove tracce descrive l’evolversi delle stagioni attraverso la ruota pagana dell’anno, la Ériú’s Wheel’ citata nel titolo, che inizia la propria rotazione ciclica dallo Samhain e termina con l’Equinozio d’autunno. Non vi aspettate un concept album in senso stretto, il disco non segue un canovaccio musicale unico e non rappresenta un’ideale colonna sonora, semplicemente i brani sono collegati tra loro da un filo tematico e vivono comunque una vita indipendente. Anzi, non ci sono sostanziali differenze esecutive rispetto al passato, niente stravolgimenti stilistici, solo maggiore concentrazione e determinazione, che permettono di tracciare un solco deciso rispetto al tiepido album precedente. Ciò che risulta più evidente è un sound più cupo rispetto ai canoni della band: il folk e il black sono ben dosati, con una maggiore predominanza del primo elemento, che però rispetto al passato, non schiaccia l’anima estrema dell’opera. Certo, i brani risultano orecchiabili (vi sfido a non canticchiare da subito il ritornello epico di ‘To Feast At Lughnasadh’), ma non per questo banali o ruffiani, grazie al gran lavoro svolto dal versatile Dave Briggs. ‘Ériú’s Wheel’ cela una certa profondità che lo rende meno diretto rispetto ai suoi predecessori, cosa che probabilmente lo trasformerà nel disco dei Waylander più longevo nel vostro stereo. Perché ascolto dopo ascolto cresce il piacere, e quando il cd terminerà di girare sul vostro piatto, probabilmente schiaccerete nuovamente play. E la ruota riprenderà il proprio ciclo, infischiandosene delle stagione e degli anni.
Tracklist
01. Betwixt Times
02. As Samhain Comes
03. Shortest Day, Longest Night
04. Imbolc
05. The Vernal Dance
06. Beltine
07. As The Sun Stands Still
08. To Feast At Lughnasadh
09. Autumnal Blaze
Lineup
Lee McCartney: drums
Ard Chieftain O’Hagan: vocals
Michael Proctor: bass
Saul McMichael: guitars
Dave Briggs: whistles, irish bouzouki, mandolin, bodhrán
Tor Dennison: guitars