Avantasia – Moonglow

Il 12/03/2019, di .

Gruppo: Avantasia

Titolo Album: Moonglow

Genere: , , ,

Durata: 67 min.

Etichetta: Nuclear Blast

Distributore: Warner

75

Ci è sempre sembrato che un po’ il tocco magico Tobias Sammet debba avercelo davvero. Già, non tanto per la bella carriera in un gruppo grande (non fra i leader di un genere ma comunque grande) come gli Edguy, non la per la sua fortunata e parallela carriera solista con le rock opera sotto il monicker di Avantasia quanto – e lo diciamo con convinzione – per il fatto di riuscire a ogni lavoro a mantenere integra una personalità strabordante pur proponendo sempre qualcosa di nuovo. Cacchio. A pensarci, è proprio una roba difficile, altroché. Eppure, finora (e bene o male anche con questo album), è stato così: gli Avantasia godono – al pari del progetto Ayreon e praticamente di nessun altro – di una riconoscibilità immediata, per artwork, formato, packaging, musica. Eppure, analizzano i singoli lavori, il piglio rockeggiante e frizzante di ‘Mysteries Of Time’ ha poco a che spartire con l’approccio power di ‘Angels Of Babylon’ che a sua volta si allontana dalle sonorità più cangiante e a tratti oscure del più recente ‘Ghostlights’. Ogni disco da lui inciso ha quindi la sua personalità, mantiene però come propria anche quella altrettanto pervadente dell’artista compositore.
E così, dopo sette album baciati da questo caratteristico “tocco magico”, arriviamo a un ottavo lavoro – ‘Moonglove’ – che forse cambia un po’ le carte in tavola rispetto quanto esposto fino adesso. Certo, il packaging raffinato, la copertina suggestiva e onirica, la produzione cristallina e potente sono sempre lì e ci parlano come sempre di un disco degli Avantasia ma… la personalità definita dell’album forse in questo caso è meno evidente. Non stiamo parlando di un assenza di questo elemento – sia chiaro – e nemmeno di un disco con pochi elementi di caratterizzazione o pochi passaggi memorabili, semplicemente alcune delle maschere e dei vestiti che abbiamo visto metaforicamente addosso a Sammet in tutti questi anni cominciano a essere già stati usati in passato. Niente di irreparabile, non è un album scopiazzato, però ci sembra strano che ‘The Raven Child’ assomigli così tanto nei passaggi finali (la cavalcata con con Lande) alla suite ‘The Scarecrow’. E la scelta di affidare la classica power/speed song un po’ scontata all’altrettanto scontato Michael Kiske… be’, sa un po’ di forzato, soprattutto quando essa cade un po’ fuori contesto, dopo un set di canzoni (‘Alchemy’, ‘Lavander’, ‘The Pipers At The Gates Of Dawn’) che ci facevano pensare che l’album stava appunto trovando una ‘sua’ dimensione. Lo spazio per qualche novità e colpo d’inventiva comunque c’è; e non possiamo che battere le mani di fronte a un ottimo Geoff Tate che ci regala il pezzo più diversificato e moderno del lotto (la già citata ‘Alchemy’, davvero in odore di Queensryche…) o farci del tutto slogare la mascella da un pezzo inaspettato e atipico come ‘The Book Of Shallow’, che contiene un inedito e prima impensabile ‘duetto a tre’ tra Atkins, Kursch e Mille Petrozza dei Kreator. soprattutto in questo passaggio, elementi insapettati come il thrash si fondo con lo stile proprio degli Avantasia… creando appunto qualcosa di nuovo e personale come eravamo abituati.
Insomma, volendo tirare le somme possiamo dire che ‘Moonglow’ è un classico, riuscitissimo, album degli Avantasia, forse un pelo però più legato alla riproposizioni dei punti forti degli altri album che al tentativo di crearsi una sua immagine distinta. Alla fine, tutto sommato, un risultato come questo da Toby potevamo anche aspettarcelo: il cappello a cilindro da prestigiatore col quale tante volte è stato ritratto non mente mai, e il simpatico scrittore si conferma sempre – a prescindere – un vero maestro dell’illusionismo, capace di farci vedere quello che vuole lui con la mano sinistra ma anche di darci quello che vogliamo con la destra. Ancora una volta, quindi, un applauso è quantomeno doveroso.

Tracklist

01. Ghost In The Moon
02. Book Of Shallows
03. Moonglow
04. The Raven Child
05. Starlight
06. Invincible
07. Alchemy
08. The Piper At The Gates Of Dawn
09. Lavender
10. Requiem For A Dream
11. Maniac

Lineup

Tobias Sammet: vocals, bass, keys
Sascha Paeth: guitars, bass, keys
Michael Rodenberg: keys, arrangments
Felix Bohnke: drums

on guest vocals:
Geoff Tate
Ronnie Atkins
Michael Kiske
Jørn Lande
Eric Martin
Bob Catley
Hansi Kürsch
Mille Petrozza
Candice Night