Arch Enemy – Covered In Blood
Il 26/02/2019, di Marco Giono.
Gruppo: Arch Enemy
Titolo Album: Covered In Blood
Genere: Melodic Death Metal
Durata: 70 min.
Etichetta: Century Media
Distributore: Sony
Gli Arch Enemy decidono di pubblicare una raccolta di cover tra un concerto e un tour, in attesa di un nuovo album di inediti. In via teorica non è poi tanto complicato fare una cover, nella pratica potrebbe essere almeno rischioso se si sceglie il brano sbagliato. E, in fondo, non stiamo parlando di una band qualunque che si può limitare a rifare un brano adattandolo alle proprie specificità, ma a un gruppo mainstream da cui si pretende qualcosa di più. Ed è anche vero però che stiamo parlando di cover scritte nel corso degli anni partendo dagli esordi; così da diventare ai nostri giorni lo specchio dell’evoluzione del gruppo dei fratelli Amott. Tra le ventiquattro tracce possiamo trovare ‘Aces High’ che gli Arch Enemy avevano già pubblicato nel 1996 come bonus track dell’album di esordio intitolato ‘Black Earth’. A quei tempi alla voce c’era ala Johan Liiva, mentre le chitarre dei fratelli Amott disegnavano un death metal piuttosto massiccio innervato da passaggi melodici grazie soprattutto a soli. In qualche modo la loro cover del celebre brano degli Iron Maiden riflette una brutalità che deve per forza fare a meno di alcuni dettagli dell’originale e vede un Liiva in seria difficoltà nel sovrapporsi alle linee melodiche di Dickinson, anche solo per trovare una via credibile nel restituire un’identità al brano. Funziona a tratti, ma non abbastanza. Prendiamo poi in considerazione ‘Scream Of Anger’ che è stata pubblicata nel 1999 come bonus track del loro terzo album ‘Burning Bridges’. Il brano originale degli Europe risale al 1984 e nella versione degli Arch Enemy rimane ben poco di quello che in realtà è stato sepolto in un death metal melodico che di certo stravolge, ma non è in grado di rileggere. In altri casi poi l’originale viene storpiato come nelle cover di ‘Kill the Power’ dei Manowar oppure in ‘Symphony Of Destruction’ dei Megadeth. In entrambi i brani sia l’arrangiamento che il cantato diventano parodia. Eppure non è tutto da buttare. Ho trovato leggermente più centrato un brano come ‘Back To Back’ dei Pretty Maids (cantata da Alissa White-Gluz) oppure persino più credibile un’anomalia non metal quale la cover di ‘Shout’ dei Tears For Fears. Per il resto la corposa tracklist di ventiquattro brani alterna cose più o meno passabili ad altre di cui non si sentiva la necessità, se non in quanto bonus-track.
Ascoltando le tracce più volte mi viene da pensare che gli Arch Enemy si siano divertiti nel corso del tempo a suonare queste tracce, più di quanto tempo abbiano impiegato per farle loro. Se siete fan del gruppo probabilmente è un oggetto da avere e che comunque può riservare sorprese. A tutti gli altri consiglio di continuare ad ascoltare i brani originali.
Tracklist
01. Shout Tears – Tears For Fears
02. Back To Back – Pretty Maids
03. Shadow On The Wall – Mike Oldfield
04. Breaking The Law – Judas Priest
05. Nitad – Moderat Likvidation
06. When The Innocent Die – Anti-Cimex
07. Warsystem – Skitslickers
08. Armed Revolution – Skitslickers
09. Spräckta Snutskallar – Skitslickers
10. The Leader (Of the Fuckin’ Assholes) – Skitslickers
11. City Baby Attacked By Rats – G.B.H.
12. Warning – Discharge
13. The Zoo – Scorpions
14. Wings Of Tomorrow – Europe
15. The Oath – KISS
16. The Book Of Heavy Metal – Dream Evil
17. Walk In The Shadows – Queensryche
18. Incarnated Solvent Abuse – Carcass
19. Kill With Power – Manowar
20. Symphony Of Destruction – Megadeth
21. Aces High – Iron Maiden
22. Scream Of Anger – Europe
23. Starbreaker – Judas Priest
24. The Ides Of March – Iron Maiden
Lineup
Alissa White-Gluz: vocals
Michael Amott: guitars
Jeff Loomis: guitars
Sharlee D’Angelo: bass
Daniel Erlandsson: drums