Nailed To Obscurity – Black Frost
Il 10/01/2019, di Dario Cattaneo.
Gruppo: Nailed To Obscurity
Titolo Album: Black Frost
Genere: Death Metal, Doom Metal, Melodic Death Metal, Progressive Death Metal
Durata: 47 min.
Etichetta: Nuclear Blast
Distributore: Warner
Approdano infine al quarto album i tedeschi Nailed To Obscurity, presentandoci in pompa magna il loro nuovo ‘Black Frost’, primo album pubblicato da loro sotto il cappello di una major, in questo caso la sempre più famelica Nuclear Blast. Se però vi aspettate che questo importante accasamento abbia avuto qualche impatto sulla direzione sonora che i Nostri percorrono ormai da una decina di anni vi sbagliate: la loro formula di death progressivo alla Opeth, sporcata dalla melanconia e della disperazione del doom dei primi My Dying Bride, è rimasta la medesima di ‘King Delusion’. Sebbene ‘Black Frost’ presenti meno pezzi dalla durata però superiore rispetto al predecessore, si può ben dire anche dopo pochi ascolti che l’identità della band non è affatto cambiata tra questi due album, risultando sempre saldamente appoggiata ai vari trademark del genere: tempi spesso dilatati, una ricerca sonora che valorizza le chitarre e i loro continui intrecci e una caratteristica alternanza delle vocals in growl con quelle pulite, a scandire il continuo scambio tra momenti più disperati e passaggi più aggressivi. Tutto insomma nello stile della band che abbiamo già citato – i seminali Opeth – con qualcosa anche dei Katatonia o di compagini anche più pesanti quali gli October Tide. Una descrizione questa che ci porta ad identificare con facilità il pregio e il difetto principale di questo lavoro e per parallelismo della band intera: da un lato non troviamo in “Black Frost” elementi di novità o di originalità che ci permettono di apprezzare il lavoro anche al di fuori degli stretti recinti descritti in precedenza; dall’altro però la qualità di quanto si ascolta – limitatamente al bacino di utenza dei fan delle band sopra citate – è assolutamente innegabile. La fusione tra le parti ritmiche di chitarre e i lick solisti è impressionante da quanto è perfetta, il passaggio tra le sezioni aggressive, quelle più progressive e le parti più meditative è sempre senza scossoni, e le scelte effettuate – sia sonore che liriche – sono sempre davvero interessanti. Ci si deve chiedere allora: quanto importa per noi la ricerca di qualcosa di nuovo o originale? A ognuno di voi la risposta, ma è indubbio che se cercate un disco di qualità nei dintorni di ‘Ghost Reveries’, ‘Viva Emptiness’ e ‘A Thin Shell’, con le rispettive band che non fanno più questo genere o ci si sono allontanate in maniera significativa, qui avete davvero trovato pane per i vostri denti.
Tracklist
01. Black Frost
02. Tears Of The Eyeless
03. The Aberrant Host
04. Feardom
05. Cipher
06. Resonance
07. Road To Perdition
Lineup
Raimund Ennenga: vocals
Volker Dieken: guitars
Jan-Ole Lamberti: guitars
Carsten Schorn: bass
Jann Hillrichs: drums