Amon Amarth – The Pursuit Of Vikings: 25 Years In The Eye Of The Storm
Il 03/12/2018, di Stefano Giorgianni.
Gruppo: Amon Amarth
Titolo Album: The Pursuit Of Vikings: 25 Years In The Eye Of The Storm
Genere: Death Metal, Viking Metal
Etichetta: Columbia Records
Distributore: Sony
Venticinque anni a bordo di un drakkar sono tanti, un traguardo che spesso segna un giro di boa per chi sta su quell’imbarcazione diretta ai confini del mondo. Gli Amon Amarth hanno scelto di festeggiare questa importante ricorrenza con un’uscita davvero ricca, intitolata ‘The Pursuit Of Vikings: 25 Years In The Eye Of The Storm’. Sì, un quarto di secolo vissuto nell’occhio del ciclone, a partire da un piccolo sobborgo svedese fino a calcare i palchi dei maggiori festival internazionali, raccogliendo un numero sempre crescente di berserkir – ma anche di detrattori – in tutti gli angoli del pianeta.
‘The Pursuit Of Vikings: 25 Years In The Eye Of The Storm’ non è solo una consistente raccolta dei successi della band offerti ai fan in chiave live attraverso due recenti show al Summer Breeze del 2017, c’è molto, molto di più. Il punto di forza di questa release celebrativa è un documentario che ripercorre le gesta dei deathster capitanati da Johan Hegg, dalla fase embrionale del progetto musicale al recente ‘Jomsviking’ (2016). Per fortuna, è bene precisarlo da subito, non ci si trova di fronte a una mera trovata commerciale che attraversa le varie fasi della carriera degli Amon Amarth in maniera superficiale. Durante lo scorrere del lungometraggio (della durata di circa 102 minuti), si riesce a conoscere meglio ciascun componente della band. Ognuno, difatti, racconta la propria storia, tornando indietro nel tempo e svelando anche dei retroscena personali abbastanza interessanti. C’è da dire che negli anni il mondo dei documentari sul metal – siano essi ufficiali o meno – ha offerto delle pellicole molto singolari, notevoli, talvolta inconsuete o dal taglio sensazionalistico, che hanno aiutato sia gli appassionati ad addentrarsi nelle vite e nelle menti dei loro beniamini sia a far conoscere il genere anche a chi lo ignorava, forse intenzionalmente, o a chi voleva saperne di più.
Ebbene, questo ‘The Pursuit Of Vikings: 25 Years In The Eye Of The Storm’ si colloca con tutta probabilità fra i migliori documentari monografici realizzati da una band, senza correre il rischio di cadere e scadere nell’autocelebrazione, mostrando invece i tanti momenti difficili passati dal gruppo prima di giungere all’agognato successo. A parlare di più, almeno in termini di minutaggio, pare siano Hegg e il chitarrista Olavi Mikkonen, seguiti dal bassista Ted Lundström. Insomma, i rimanenti membri fondatori ancora presenti nella line-up. Lo stesso Lundström, tra l’altro, come ha più volte dichiarato, è reo della scelta del nome tolkieniano della band, dichiarazione qui ripetuta che fuga tutti i dubbi, per chi ancora ne avesse. I protagonisti si focalizzano poi sulla nascita della loro passione per il metal, sugli studi e sui lavori avuti prima di diventare musicisti a tempo pieno, sulla discendenza working class che secondo Hegg sarebbe uno dei valori aggiunti degli Amon Amarth, sul ricordo del grande Michael Trengert di Metal Blade, sull’importanza della cultura vichinga e sui problemi avuti nell’adoperare i simboli della loro cultura tanto da rischiare di essere additati come gruppo di estrema destra – nota che condividono con molti loro colleghi. Ci sono inoltre delle parentesi relative ai rievocatori scelti per (ri-)dare vita ai prodi guerrieri scandinavi, alla produzione di Andy Sneap, a un die-hard fan scalmanato e c’è anche il tempo per tirare una frecciatina alla Nuclear Blast ai tempi della scelta dell’etichetta discografica. Sul finale entra in gioco anche Jocke Wallgren, l’attuale batterista del gruppo, che racconta il momento in cui si è unito alle fila degli Amon Amarth.
‘The Pursuit Of Vikings: 25 Years In The Eye Of The Storm’ è un dunque un buon prodotto, che farà la felicità dei seguaci del gruppo e, chissà, forse farà rivedere anche la posizione di qualche denigratore, nonostante ci sarà sempre quello che in mezzo al pubblico o davanti al computer, invece di ascoltare l’ottima musica offerta dai nostri, dirà: “Che cazzo ci fa un elmo con le corna nella scenografia? Sacrilegio!”. Per il resto, ci sono gli Amon Amarth dal vivo, e chi li ha visti sul palco non ha certo bisogno che gli si dica quale sia la loro potenza asgardiana. Skål!
Tracklist
Documentario
Summer Breeze T-Stage Show: August 16th, 2017
01. Twilight Of The Thunder God
02. Free Will Sacrifice
03. With Oden On Our Side
04. The Last With Pagan Blood
05. For The Stabwounds In Our Backs
06. Thousand Years Of Oppression
07. Gods Of War Arise
08. Versus The World
09. Asator
10. Under The Northern Star
11. Fate Of Norns
12. Varyags Of Miklagaard
13. Live For The Kill
14. Victorious March
Summer Breeze Main Stage Show: August 17th, 2017
01. The Pursuit Of Vikings
02. As Loke Falls
03. First Kill
04. The Way Of Vikings
05. At Dawn’s First Light
06. Cry Of The Black Birds
07. Deceiver Of The Gods
08. Destroyer Of The Universe
09. Death In Fire
10. Father Of The Wolf
11. Runes To My Memory
12. War Of The Gods
13. Raise Your Horns
14. A Dream That Cannot Be
15. Guardians Of Asgaard
16. Twilight Of The Thunder God
Lineup
Olavi Mikkonen: lead guitar
Johan Hegg: vocals
Ted Lundström: bass
Johan Söderberg: rhythm guitar
Jocke Wallgren: drums