Bad Bones – High Rollers
Il 13/11/2018, di Andrea Lami.
Gruppo: Bad Bones
Titolo Album: 'High Rollers'
Genere: Blues Rock, Hard Rock, Melodic Rock
Durata: 43 min.
Etichetta: Sliptrick Records
I Bad Bones ce l’hanno fatta ancora una volta. Dopo aver pubblicato ‘Demolition Derby’ un album di qualità davvero eccelsa, oggi riescono a non smentirsi ed a dare alla luce un degno successore con questo ‘High Rollers’. Il titolo dell’album dice tutto, gli ‘High Rollers’ sono i giocatori d’azzardo che non hanno paura e puntano pesante. Sembra che il quartetto (ormai non più solo piemontese ma si può dire del norditalia) sappia bene cosa vuole quando si chiude in studio per dare vita ad un nuovo capitolo di questa avventura. Mai come questa volta ‘squadra che vince non si cambia’ e non parlo solo dei membri del gruppo ed infatti, rispetto al precedente lavoro, tutti vengono confermati: i Gianlupo’s Lair di Tiranti per le registrazioni delle parti vocali nonché i Domination Studio di Mularoni per produzione e mix.
Questo album si compone di dieci brani (nove originali ed una cover di cui parleremo in seguito) per un totale di oltre quaranta minuti di rock’n’roll bastardo, nudo e crudo, come piace ai rocker veri. Si parte subito in quarta con ‘American Days’ una canzone sconsigliata se siete alla guida, il rischio è il superamento dei vari limiti di velocità. Non sperate che i Bones vi pagheranno la successiva multa. Il pezzo ormai lo conosciamo un po’ tutti a memoria visto che è da metà ottobre che il video -registrato in America- gira on line raggiungendo quasi 18 mila visualizzazioni. Hard Rock semplice, cori immediati, ritmica potente che ti spacca la faccia. ‘Lost Again’, ‘Wild Rose’, giusto per farvi due esempi, visto che gli episodi di questo genere sono numerosi, proseguono nella stessa direzione senza fare prigionieri nel senso che sarà impossibile non farvi battere il piedino a ritmo come qualsiasi canzone hard rock deve saper fare. ‘Midnight Rider’ inizia tirata come le precedenti ma ha la caratteristica di rallentare un attimo anche per darci un po’ di respiro per poi riaccelerare. Un ottovolante tutto rock.
L’album non contiene solo canzoni tirate, ci sono anche episodi un po’ più tranquilli, forse perché risentono maggiormente di qualche reminiscenza/influenza blues tipo ‘Blood Trails’ e ‘Story Of Broken Bones’ nella quale c’è un assolo di Sergio che ricorda un pochino lo stile ed i suoni di Slash. ‘Rock’n Me’ è la cover che chiude l’album. L’originale è stata composta e pubblicata dalla Steve Miller Band nel lontano 1976. Viene riscoperta dal grande pubblico di recente anche grazie a GTA 5 (meno male che ho un nipote tecnologico altrimenti non saprei queste notizie di vitale importanza).
Il brano, in tutta sincerità, risulta vincente grazie alla sua semplicità che rimane tale anche in questa versione, è stato reso un po’ più grezzo/rock… un po’ più Bad Bones, tanto da non sfigurare in mezzo al resto dell’album. Gli ospiti, soprattutto i due cantanti (Tiziano Spigno -Extrema e Lucky Bastardz- e Roberto Tiranti – Labyrinth e Wonderworld -) lo rendono ancor più bello per merito dell’alternarsi delle tre voci. Nulla da dire dell’assolo di Simone Mularoni (DGM), come sempre impeccabile.
Partiamo dal fatto che sarebbe stato molto complicato mantenersi sul livello di ‘Demolition Derby’ però i Bad Bones sono riusciti a non sfigurare. C’è da puntualizzare che il percorso che la band sta facendo sembra portarli verso un hard rock meno sporco e grezzo (come era all’inizio) forse e anche per merito dei ‘nuovi’ entrati nella band. Se inizialmente le sonorità erano avvicinabili ai Motörhead, ZZ Top, AC/DC, oggi ci troviamo in altri lidi musicali. Fortunatamente i fan dei Bad Bones non sono rigidi/puristi come quelli dei Motörhead perché altrimenti in molti avrebbero abbandonato la nave. A noi non rimane altro che ringraziare la band per questo nuovo capitolo che si somma ai precedenti, dando vita ad una storia davvero interessante. Chi l’avrebbe detto che dal quel demo numerato, con i titoli dei brani scritti a mano, si sarebbe arrivati qui. Sono convinto che ancora altri capitoli arriveranno, ma per ora godiamoci questo e come dicono quelli che giocano forte e vogliono rischiare il tutto per tutto: all-in!
Tracklist
01. American Days
02. Lost Again
03. Wild Rose
04. Midnight Rider
05. Solitary Fields
06. Now Or Never
07. Blood Trails
08. Wilf Town
09. Story Of Broken Bone
10. Rock’n Me (cover Steve Miller Band)
Lineup
Max Malmerenda: vocals
Sergio Ascheri: guitars
Steve Balocco: bass
Lele Balocco: drums