Eversin – Armageddon Genesi
Il 23/10/2018, di Dario Cattaneo.
Gruppo: Eversin
Titolo Album: Armageddon Genesi
Genere: Groove Metal, Thrash Metal
Durata: 46 min.
Etichetta: My Kingdom Music
Assistere all’evoluzione di una band è sempre qualcosa di bello e interessante per chi fa un lavoro/hobby come il nostro. Sarà un po’ il fatto di scoprire quel ‘quid’ che non ci si aspettava; oppure l’intrinseca scommessa con se stessi nel verificare se una realtà musicale – una band in questo caso – è andata o meno nella direzione che pensavamo, ma è indubbio che, qualunque sia il motivo, vedere una band progredire in direzioni diverse da quelle di partenza da sempre una soddisfazione raramente riscontrabile nelle band che fanno invece dell’immobilismo artistico la propria bandiera. Sotto questo punto di vista, gli Eversin non ci fanno proprio mancare il pane da mordere… e con questo quarto disco in carriera giungono al momento in cui le carte in tavola vengono non solo rivelate ma anche del tutto rimescolate, pronte a essere ridistribuite in nuove eccitanti mani. Partiti con un approccio si debitore del thrash ma con un ottica leggermente diversa, il combo siciliano si è avvicinato al groove/thrash di Pantera e primi Machine Head con passi graduali ma sempre sicuri, riuscendo nel compito di scolpirsi un identità seppur attraverso il cambiamento. E così, dopo ‘Divine Dystopia’, ‘Tears On The Face Of God’ e l’ultimo ‘Trinity: The Annihilation’ giungiamo a questo ‘Armageddon Genesi’, titolo già di per se dicotomico, che sembra segnare una fine (l’armageddon) tanto quanto un inizio (genesi). Il genere è oramai un thrash quanto mai contaminato: massicce dosi di groove danno forma ai pezzi più veloci (ma sempre pachidermici) come l’opener ‘Legion’, la furia degli Slayer (presenti soprattutto a livello vocale) condisce i brani più pesanti e dall’incedere assassino come ‘Havoc Supreme’, e infine una immancabile voglia di sperimentare ci dona le inaspettate soluzioni melodiche di ‘Where Angels Die’ e quelle invece più contorte della conclusiva (e intricata) ‘To The Gates Of Abyss’. È interessante notare però come gli Eversin siano rimasti comunque fedeli alla loro linea iniziale di essere comunque diretti e aggressivi: gli input che abbiamo citato sono tanti e importanti, ma tutto ciò è stato declinato comunque su un minutaggio contenuto e funzionale, che per fortuna non toglie tiro e potenza a quello che – comunque – in fondo rimane un disco di thrash con l’approccio di un tempo, ma con un vestito più moderno addosso. Insomma, come dicevamo in partenza: il cammino degli Eversin si è rivelato interessante fino a questo spartiacque: dove andranno poi da qui in avanti… beh, scoprirlo farà parte del gusto di ascoltare il loro prossimo album!
Tracklist
01. A Dying God Walks the Earth
02. Legions
03. Jornada del muerto
04. Soulgrinder
05. Havoc Supreme
06. Where Angels Die
07. Seven Heads
08. Armageddon genesi
09. To the Gates of the Abyss
Lineup
Ignazio Nicastro: bass
Giangabriele Lo Pilato: guitars
Angelo Ferrante: vocals
Danilo Ficicchia: drums