Riverside – Wasteland
Il 22/10/2018, di Andrea Schwarz.
Gruppo: Riverside
Titolo Album: Wasteland
Genere: Progressive Rock
Durata: 49 min.
Etichetta: Inside Out
Distributore: Sony
I Riverside ormai, grazie agli onori del campo dovuti ad una discografia di prim’ordine, sono diventati una splendida realtà di quel mondo progressive rock che riesce a stupire continuamente, disco dopo disco senza discontinuità alcuna come qualcuno potrebbe pensare. E’ difficile per ogni artista o musicista raggiungere determinati standard, ancora più difficile è ripetersi su standard qualitativi di prim’ordine come riesce invece quasi naturale alla band polacca. Oggi i Riverside sono chiamati ad un compito alquanto arduo per chiunque: far vedere a se stessi prima che al mondo esterno che nonostante la traumatica e tragica morte di Piotr Grudziński ormai più di due anni e mezzo orsono, la band sia ancora viva e vegeta. Epilogo non scontato, ancora meno scontato il fatto di trovarci di fronte ad un terzetto avendo deciso di non ‘rimpiazzare’ il buon Grudziński, una sfida nella sfida che il terzetto capitanato ancora una volta da Mariusz Duda vince a pieni voti. Sarebbe stato scontato ed alquanto facile andare alla ricerca di un sostituto, un rimpiazzo che avrebbe coperto un ruolo fondamentale come quello del chitarrista per un sound che non può prescindere dall’esecuzione di soli e ritmiche difficilmente riproducibili con altri strumenti se pur validi ed altrettanto interessanti. Si potrebbe anche pensare che oggi le potenzialità della band siano solamente tre quarti di quanto non ci potrebbe attendere ma sensazione e preconcetto mai fu così sbagliato perchè il sound della band si rinnova esaltando maggiormente il talento esecutivo nonchè compositivo di Duda & Co. In questi nove brani è evidente tutto il dolore che la band ha dovuto sopportare dopo la tragica scomparsa del loro amico e compagno Piotr Grudziński andando a comporre musica per certi versi maggiormente intimistica ma al tempo stesso ispirata e mai banale nel suo incedere. Ci troviamo di fronte canzoni che riescono magistralmente ad essere bilanciate tra il loro lato maggiormente heavy e la loro propensione a creare brani dal forte sapore atmosferico ed intimistico, uno complementare all’altro in una commistione che stupisce per la sua naturalezza. ‘Acid Rain’ è uno dei migliori esempi di quanto si è appena detto, le linee vocali sono incredibilmente marchiate dalla caratteristica timbrica di Duda che canta con una tonalità maggiormente grave e bassa rispetto al pur recente passato coadiuvata dal potente drumming di Piotr Kozieradzki e dal talento di Michal Lapaj alle tastiere. Ultima menzione per il solo di chitarra ad opera di Maciej Meller dei Quidam che dona una grande profondità al brano stesso richiamando alla memoria lo stile di un ‘certo’ David Gilmour. ‘Vale Of Tears’ prosegue con le stesse prerogative di ‘Acid Rain’ mentre l’aspetto più intimistico viene bene rappresentato da ‘Guardian Angel’, ‘The Night Before’ scritta da Michal Lapaj e ‘River Down Below’, uno degli highlights dell’intero lotto grazie al suo taglio melodico ed impreziosita da un solo di Maciej Meller che non ci si stanca mai di ascoltare. Questi tre brani per così dire acustici sembrano la naturale continuazione ed estensione di ‘Love, Fear and the Time Machine’. La dinamica e l’evoluzione del sound dei Riverside si completa per così dire in un brano come ‘Lament’, una canzone toccante e dotata di un’empatia senza pari dove troviamo una stupefacente interpretazione al violino di Michał Jelonek. La strumentale ‘The Struggle For Survival’ scivola via in maniera naturale nonostante i suoi quasi nove minuti e mezzo di durata anche se bisogna ammettere che in alcune parti sembra proprio che qualcosa o, per meglio dire, ‘qualcuno’ manchi ma è un dettaglio in mezzo a così tanta bellezza sparsa nei nove brani qui presenti. Nel suo complesso ‘Wasteland’ merita di essere giudicato per quello che rappresenta nella storia della band avendola traghettata verso il futuro ancora per certi versi ignoto. Ci proiettassimo anni avanti potremmo certamente pensare che sia un album di transizione, ora che viviamo il presente ci limitiamo a sottolineare come il suo livello qualitativo possa tranquillamente ‘piazzare’ questo album tra le migliori releases mai realizzate fino ad oggi. Troviamo reminescenze del loro recente passato così come elementi nuovi, una nuova e più profonda dimensione viene fuori da ogni singola nota mostrando la parte più dark e heavy della loro intera discografia. A differenza della tematica post-apocalittica trattata, i Riverside riescono a donare ai propri ascoltatori la speranza. E non è una cosa banale, ascoltare per credere.
Tracklist
01. The Day After
02. Acid Rain
03. Vale Of Tears
04. Guardian Angel
05. Lament
06. The Struggle For Survival
07. River Down Below
08. Wasteland
09. The Night Before