Grave Digger – The Living Dead
Il 07/09/2018, di Giuseppe Cassatella.
Gruppo: Grave Digger
Titolo Album: The Living Dead
Genere: Heavy Metal, Power Metal
Durata: 45 min.
Etichetta: Napalm Records
Distributore: Audioglobe
Sapere che ogni anno, al massimo due, i Grave Digger pubblicano un album, mi fa sentire più tranquillo. La band di Chris è una delle poche certezze rimaste a noi imbolsiti metallari di mezza età nella crociata contro il false metal! Mettere un loro nuovo disco nello stereo dona lo stesso piacere dell’indossare le nostre pantofole preferite appena rincasati dopo una tremenda giornata lavorativa. Questa comfort zone tappezzata di acciaio inossidabile però, dopo l’ascolto del primo singolo, sembrava in pericolo. ‘Zombie Dance’ – che vede la partecipazione dei compagni di etichetta Russkaja – è un minestrone folk metal che, in ossequio al proprio nome, dovrebbe spingere i fan a tramutare i concerti dei nostri in un’appendice della sagra del “Wurstel con Crauti” di Gladbeck. ‘Zombie Dance’ è un pezzo che nella migliore delle ipotesi può sembrare una versione per metallari di ‘Time Warp’, nella peggiore uno di quei brani con influenze folk che a un certo punto quei cantautori per gattare quarantenni (Silvestri, Gazzè. ecc ecc) portano a Sanremo per vincere il premio della critica. Pieno di timori mi sono messo all’ascolto ‘The Living Dead’, scoprendo con piacere, già dall’iniziale ‘Fear of the Living Dead’, che la canzoncina usata per il singolo è un caso a sé stante. La macchina da guerra crucca con i primi due brani mi ha riportato sui lidi consueti, ritmi alti, cori accattivanti e tutto quello che ha reso la creatura di Boltendah una delle band più note dei 90, dopo essere caduta nel dimenticatoio per qualche anno verso al fine del decennio precedente. Ritrovato il piacere delle mie “pantofole”, ho continuato l’ascolto con un animo ben più rilassato, condizione che, però, non è stata sufficiente per farmi piacere in toto quest’opera. ‘The Living Dead’ è un disco quadrato, in cui ci sono tutti quegli elementi di cui parlavo prima, combinati però in maniera elementare, quasi scolastica. Un disco Grave Digger al 100%, forse pure troppo. Nessun brano mediocre, ma neanche uno che ti fa saltare dalla poltrona per roteare il collo. Pur avendo una carriera quarantennale ricca di grandi uscite (salite a quota venti con questa), la band della Renania ci ha abituato a qualche passaggio a vuoto, con dischi ben oltre la sufficienza, ma comunque al di sotto del valore reale della compagine. ‘The Living Dead’, così come è capitato in passato con ‘Liberty or Death’, non è il disco che nominerete quando tra qualche anno un vostro amico vi chiederà da dove iniziare per entrare nel mondo dei becchini teutonici. A meno che, non vorrete citare la tremenda ‘Zombie Dance’, perché, statene certi, quel motivetto già dal prossimo tour diventerà un tormentone live.
Tracklist
01. Fear Of The Living Dead
02. Blade Of The Immortal
03. When Death Passes By
04. Shadow Of The Warrior
05. The Power Of Metal
06. Hymn of the Damned
07. What War Left Behind
08. Fist In Your Face
09. Insane Pain
10. Zombie Dance
11. Glory Or Grave (bonus track)
Lineup
Chris Boltendah: vocals
Stefan Arnold: drums
Jens Becker: bass
Axel Ritt: guitars
Marcus Kniep: keyboards