Martyr Lucifer – Gazing At The Flocks

Il 22/08/2018, di .

Titolo Album: Gazing At The Flocks

Genere: , , ,

Durata: 50 min.

Etichetta: Seahorse Recordings

Distributore: Audioglobe

58

A cinque anni dal suo ultimo album, ‘Martyr Lucifer’s Shards’, il cantante Martyr Lucifer prosegue il suo percorso da solista intrapreso nel 2011, con ‘Gazing At The Flocks’. Il continuo esplorare sonorità che vanno dall’alternative rock, al wave e al gothic, fino alla darkwave, l’ha portato a collaborare con artisti vari: Adrian Erlandsson, Naagarum, Alexios e Fox che ad oggi fanno parte della lineup ufficiale con Leìt. Si tratta di un viaggio alla scoperta di un mondo nascosto, albergato da creature misteriose che, a quanto pare, provano i nostri stessi sentimenti ed emozioni. Il viaggio si apre con ‘Veins Of Sand Pt.1’ e ‘Veins Of Sand Pt.2’, offrendo un’intro quasi del tutto strumentale nella prima parte. Nella seconda, invece, la voce è preponderante, la chitarra discordante. In generale la melodia è ripetitiva, quasi come la formula di un incantesimo. Con il seguente ‘Bloodwaters’ non viene aggiunto nulla, nonostante l’ingresso della voce femminile; non basta, il brano resta come sospeso; diverso invece ‘Feeders’ che sin dall’attacco dimostra maggior carattere, riuscendo a raccontare una storia. Si giunge poi a ‘Leda And The Swan Pt.1’ in cui una sorta di duetto viene supportato dalla parte elettronica del mix che perde il gothic touch dell’inizio. In ‘Leda And The Swan Pt.2’, completamente strumentale, la storia si capovolge, tutto diventa più oscuro e tormentato, dove la chitarra le fa da colonna portante. Seguono ‘Wolf Of The Gods’ e ‘Somebody Super Like You’ in cui si impone un groove più incalzante e coinvolgente, ma la chitarra li differenzia; nel primo caso si infiltra, generando un crescendo, mentre nel secondo fa capolino con un sound assolutamente rock. Del successivo ‘Benighted & Begotten’ resta una chiusura differente, rispetto agli altri brani, dove la voce si dispiega come velluto; subito dopo ‘Spiderqueen’ non aggiunge quasi nulla. Quello che invece risulta essere il brano più interessante è ‘Flocks’: attacco più aggressivo, in cui la voce femminile sembra quasi un richiamo delle sirene; l’uso degli archi, una sorta di riferimento ad un qualcosa di mitologico aggiunge valore all’intero brano. A chiusura ‘Hallkyónē’s Legacy’ che non riesce a dimostrarsi all’altezza del precedente, risultando monotono, ripetitivo e nel complesso artefatto.
In definitiva, le premesse, di quello che sarebbe voluto essere un viaggio in un mondo nascosto e misterioso, si sono arenate, tra la monotonia e l’impellente voglia di raggiungere quel mondo che forse davvero non esiste.

Tracklist

01. Veins Of Sand Pt.1
02. Veins Of Sand Pt.2
03. Bloodwaters
04. Feeders
05. Leda And The Swan Pt.1
06. Leda And The Swan Pt.2
07. Wolf Of The Gods
08. Somebody Super Like You
09. Benighted & Begotten
10. Spiderqueen
11. Flocks
12. Hallkyónē’s Legacy

Lineup

Martyr Lucifer: vocals, synth
Leìt: bass, vocals
Fox: drums
Alexios: guitar