Fractal Gates – The Light That Shines

Il 17/07/2018, di .

Gruppo: Fractal Gates

Titolo Album: The Light That Shines

Genere: ,

Durata: 44 min.

Etichetta: Rain Without End Records

80

I francesi Fractal Gates tornano, a cinque anni di distanza dall’ottimo ‘Beyond  The Self’, ad offrirci un nuovo viaggio intergalattico dalla colonna sonora progressive melodic death: ‘The Light That Shines’. Per chi conosce i lavori precedenti della band sarà abbastanza facile riconoscere i parallelismi concettuali e melodici che, a questo punto, eleggerei peculiarità della band: la fusione tra chitarre e ritmiche prettamente progressive, un growl cavernoso e potente, buchi neri, moduli pressurizzati, il richiamo dell’ignoto, gli opprimenti tentacoli della consapevolezza e della coscienza sono i cardini attorno a cui ruotano le sonorità dei Fractal Gates.
Gli amanti del genere apprezzeranno senza dubbio il lavoro del quintetto parigino; musicalmente in ‘The Light That Shines’ risuonano echi di Scar Symmetry, Omnium Gatherum, Septicflesh, Insomnium e degli In Flames di ‘The Jester Race’. L’album è stato mixato e masterizzato da Dan Swanö e ospita Ben Ellis (Scar Symmetry) su ‘Arise’, Jérôme Boumendil su ‘Chasing The Line’ e Jari Lindholm (Enshine, Ex-Atoma, Ex-Slumber) su ‘The Light That Shines’. Da bravi progster l’esecuzione strumentale è impeccabile ma allo stesso tempo non soffocante, scevra da ogni banalità. Sono le melodie vorticose ad essere la colonna portante dell’intero disco (Septicflesh docet).
Quelli che abbiamo di fronte, ovvero i principali compositori dell’intero album Sébastien Pierre (Enshine, Cold Insight, Ex-Inborn Suffering, Ex-Lethian Dreams) e Stéphane Peudupin (Ex-Inborn Suffering, Ex-Lethian Dreams, Ningizzia), sono giovani musicisti talentuosi e fantasiosi,  l’unica critica che si può muovere è quella di non aver sfruttato i climax per dare una maggiore dinamicità, maggiore pathos, al songwriting (assolutamente di buona qualità ma leggermente ripetitivo).
‘The Light That Shines’ è un mosaico in cui ogni brano è ben incastonato, incorniciato da brevi e alienanti intermezzi strumentali, un concept da 44 minuti ben bilanciati, di non immediata assimilazione ma a cui darete volentieri un ulteriore ascolto per lasciarvi catapultare a ruggire in mezzo alle stelle.

Tracklist

01. Visions X
02. Breath Of Life
03. Chasing The Line
04. Infinity
05. Bound By Time
06. Dreams Apart
07. Visions XI
08. Faceless
09. Arise
10. Reborn
11. The Light That Shines
12. Seas of Flames
13. Visions XII

Lineup

Stéphane Peudupin: guitars and composition
Sébastien Pierre: vocals, keyboards and composition
Arnaud Hoarau: guitar
Antoine Verdier: bass
Jeremy Briquet: drums