Lords Of Black – Icons Of The New Days
Il 14/06/2018, di Dario Cattaneo.
Gruppo: Lords Of Black
Titolo Album: Icons Of The New Days
Genere: Heavy Metal, Melodic Heavy Metal, Power Metal
Durata: 58 min.
Etichetta: Frontiers
Distributore: Frontiers
Chi sono i Lord Of Black? Vi proponiamo la risposta più probabile che avremo raccolto su un ipotetico spazio dei commenti se questa domanda fosse stata un post su un social: ‘la band di Ronnie Romero. Beh, vero, di sicuro è una delle band in cui il bravo singer di origini cilene canta attualmente (lo ricordiamo impegnato anche con i CoreLeoni, i Rainbow e il progetto Ferryman), ma forse non è proprio la risposta più corretta. Tra risposta ‘valida’ e risposta ‘corretta’ infatti ci corre a volte una certa differenza, e infatti noi preferiamo considerare i Lords Of Black come la band del chitarrista Tony Hernando, colui che – in fondo – questa band l’ha fondata. Perchè tutto questo preambolo? Ma perchè – senza ovviamente togliere niente al buon Romero che nella fortuna di questo bellissimo album lo zampino ce l’ha messo eccome – in effetti tanto di quello che ci è piaciuto su ‘Icons Of The New Days’ viene dalle dita e dalla testa di Hernando. Nome non certo altisonante come Ritchie Blackmore, Leo Leoni o Magnuss Karlsson, il brano axeman spagnolo la sua però la dice su questo album e l’ha sicuramente detta anche in passato, sia come solista o con i Saratoga prima che con appunto i Lords Of Black poi. E, dicevamo, molto di Hernando è presente su questi solchi, a cominciare dal songwriting solido, elegante e epico, che il nostro ha sviluppato nel corso di tre album composti sotto questo monicker. La musica contenuta in ‘Icons Of The New Days’ è un ipotetico incrocio tra l’epicità di altri tempi dei Rainbow (ci ricordiamo di ‘Stargazers’? Spero di sì…), la classe dei Masterplan e l’approccio hard&heavy di Alex Beyrodt e della sua combriccola, perfetta base per una batteria potente e creativa, che ricorda il tocco dell’indimenticato Cozy Powell, una voce autoritaria come quella di Romero e una serie di assoli sempre conditi da buon gusto e massicce dosi di melodia trai veloci passaggi. ‘World Gone Mad’ vive nei suoi sette minuti di una struttura non per forza lineare e di un ritornello che si stampa subito in testa, ‘Wait No Prayers For The Dying’ ci da bruschi strattoni al collo, ‘All I Left’ ci introduce ai territori del progressive, e brani come ‘Falling’ o ‘Log Way To Go’, che costituiscono la maggioranza dell’album, fanno di una indubbia ricchezza sonora la propria fortuna. Che dire? All’alba del terzo decennio di questo millennio, per questo modo di approcciare la mutevole materia dell’heavy metal più classico, i Lord Of Black possono essere considerati davvero allo stato dell’arte. E dire che siamo solo al terzo disco…
Tracklist
01. World Gone Mad
02. Icons Of The New Days
03. Not In A Place Like This
04. When A Hero Takes A Fall
05. Forevermore
06. The Way I’ll Remember
07. Fallin’
08. King’s Reborn
09. Long Way To Go
10. The Edge Of Darkness
11. Wait No Prayers For The Dying
12. All I Have Left
Lineup
Ronnie Romero: vocals
Tony Hernando: guitars
Dani Criado: bass
Andy C.: drums