Ghost – Prequelle
Il 07/06/2018, di Marco Giono.
Gruppo: Ghost
Titolo Album: Prequelle
Genere: Melodic Heavy Metal, Melodic Rock
Durata: 41 min.
Etichetta: Loma Vista Recordings
Non sentite anche voi odore di zolfo? Non mi riferisco tanto al loro satanismo velleitario (apparentemente per stessa ammissione dei Ghost la materia è trattata come ‘puro intrattenimento’ ), quanto alla loro capacità di attirare l’attenzione sulla band stessa, a quell’arte della seduzione che percorre vie anche inconsuete e talvolta si mimetizza con la banalità di un artefatto. La messa in scena delle maschere diventa di certo elemento distintivo. Per non parlare di quando le identità erano del tutto nascoste. Prima che un tribunale non svelasse le coordinate anagrafiche degli ormai ex compagni svedesi di Papa Emeritus III. Ex Papa Emeritus III, ai nostri giorni Zero o Cardinal Copia, ma per gli amici, Tobias Forge. Eppure lui lo sa che tutti questi giochi funzionano, ma non per molto e ai più di tutto questo gioco di specchi frega poco, quello che invece conta è la musica. I sudditi di Ghost in fondo sono già davvero molti, ma il fascino di un certo esercizio seduttivo, anche solo fine a se stesso, pervade in maniera crescente gli ultimi lavori del gruppo, a partire proprio da ‘Meliora’ del 2015. Eppure tutto questo, se usato con la dovuta parsimonia, diventa affascinante: zolfo, seduzione e heavy/rock. Così accolgo con una certa curiosità la nuova creatura dei Ghost. ‘Prequelle’ si presente con una copertina che prende a prestito probabilmente un dettaglio della raffigurazione dell’inferno di Jacob Isaacsz (tratta dal dipinto intitolato ‘The Sibyl showing Aeneas the Underworld, Charon’s boat’ del 1600 circa). Eppure ascoltando i nuovi brani, il demonio in tutta la sua eventuale durezza non si manifesta, se non nel metal melodico di ‘Rats’ o nei riff maligni di ‘Faith’. Diversamente l’album segue una via differente. Il lato melodico prende il sopravvento, tanto da toccare generi quali l’aor o un certo pop rock radiofonico. Bryan Adams meets Le bestie di Satana? Certo e la cosa ha il suo fascino, come anticipavo. Soprattutto se la produzione riesce a rendere cristallini i dettagli di un brano come ‘See the Light’ dove i vocalizzi e gli arrangiamenti danzano su equilibrio delicato. Quindi i Ghost tentano di convertirci con le loro melodie istantanee di ‘Witch Image’ e quelle più rock vintage di ‘Dance Macabre’. In realtà la musica dei Ghost, oggi come non mai, recupera dal passato degli anni settanta e ottanta sonorità che vengono aggiornate nei suoni e adattate alla loro personalità per dare vita ad un album più leggero nella forma e certamente più fruibile da ascoltatori occasionali. In definitiva ‘Prequelle’ è opera di certo seducente ma lo è in maniera smaccata tanto che ad alcuni di voi potrebbe non andare bene, mentre per gli altri… l’ultima fatica dei Ghost è opera costruita in maniera fine con melodie accattivanti, che scorrono con piacere persino sotto l’ombrellone, il luogo più improbabile per socializzare con Lucifero (o forse no?).
Tracklist
01. Ashes
02. Rats
03. Faith
04. See The Light
05. Miasma
06. Dance Macabre
07. Pro Memoria
08. Witch Image
09. Helvetesfönster
10. Life Eternal
Lineup
Cardinal Copia: voice
Nameless Ghoul Aether Aether (Ben Christo): guitar
Nameless Ghoul Alpha Alchemy (Chris Catalyst): guitar
Nameless Ghoul Water Alchemy (Per “Sodomizer” Eriksson): bass
Nameless Ghoul Air Alchemy (Zac Baird): keyboards
Nameless Ghoul Earth Alchemy (Jan Vincent-Velazco): drums