Eldritch – Cracksleep
Il 18/05/2018, di Fabio Magliano.
Gruppo: Eldritch
Titolo Album: Cracksleep
Genere: Progressive Metal
Durata: 52 min.
Etichetta: Scarlet
Distributore: Audioglobe
Disco numero 11 per i toscani Eldritch che, dopo essersi affacciati sulle scene italiche nell’ormai lontanissimo 1991, paiono non avere assolutamente intenzione di rallentare la propria corsa e tanto meno di voler “vivacchiare” su quanto fatto nel corso degli anni. Per fortuna, aggiungiamo noi, perchè l’impressione, dopo aver ascoltato questo ‘Cracksleep’, è che la voglia di fare musica, grande musica, sia ancora tantissima ma, soprattutto, che la vena compositiva del duo Holler/Simone sia lungi dal volgere all’inaridimento, anzi. Gli Eldritch sembrano essersi scrollati di dosso fardelli a noi sconosciuti ed essere tornati a volare proprio quando tutti si sarebbero aspettati un fisiologico rallentamento dopo quasi trent’anni di onorata carriera. ‘Underlying Issues’ e questo ‘Cracksleeep’ oggi ci mostrano infatti una band forte finalmente di una line up stabile ma, soprattutto, dannatamente ispirata. Un songwriting fresco che punta a coniugare l’attitudine degli esordi con soluzioni maggiormente rivolte al metal moderno cesellano un lavoro che non finisce di sorprendere ascolto dopo ascolto. Il progressive metal che ha fatto degli Eldritch una delle band italiane più apprezzate al di fuori dei confini patrii è sempre presente, ma a questo giro il matrimonio con quel thrash ma soprattutto con quell’alternative rock mai rinnegato dal combo toscano è andato facendosi ancora più serrato, ben coniugato da un songwriting fluido e decisamente intelligente. E lo si capisce sin dall’atmosferica titletrack cui spetta il compito di spezzare la tensione e tirare la volata a ‘Reset’, brano che sbatte in faccia all’ascoltatore ciò che oggi sono gli Eldritch, pezzo nel quale risalta l’eccellente lavoro delle tastiere ben incastonate in un contesto aspro, potente, eccellente biglietto da visita per ciò che dovrà arrivare. E che si sublima in ‘Deep Frost’, una traccia che conquista subito con le sue orchestrazioni pompose e con una melodie di fondo che nulla va a togliere alla potenza del brano, reso anzi ancor più maligno dalla performance vocale di un Terence Holler in grande spolvero. Si cambia registro con ‘Aberration Of Nature’, un pezzo feroce alle soglie del thrash, complesso nella struttura, nel quale a risaltare questa volta è il lavoro dietro le pelli di Raffahell Dridge e un Eugene Simone ancora una volta sugli scudi. Tiriamo il fiato con ‘My Breath’, traccia lenta, dal flavour malinconico, destinata a crescere nel suo svolgimento con strappi più potenti studiati ad hoc per cambiare repentinamente l’inerzia del brano lasciando l’ascoltatore senza punti di riferimento. Con ‘Silent Corner’ si avventuriamo nei territori di quel metal moderno che potrebbe rappresentare il trait d’union tra gli Eldritch che erano e quelli che saranno, pezzo in possesso di una discreta melodia e di un sempre spiccato gusto compositivo. Che esplode in tutta la sua magnificenza in ‘As The Night Crawls In’, uno dei migliori pezzi del disco, brano dai mille volti e dalle mille anime, crocevia tra thrash e prog, potente, melodico, estremamente complesso ma allo stesso tempo maledettamente diretto. Si torna sulla terra con ‘Voices Calling’, brano senza troppi fronzoli studiato per esaltare il volto più potente del sound della band, subito contrapposto a ‘Staring At The Ceiling’ dove emerge nuovamente il lato più atmosferico degli Eldritch, con un eccellente lavoro di tastiere e le linee vocali di Holler a donargli la giusta immediatezza. Si torna a giocare sull’effetto a sorpresa con ‘Night Feeling’, traccia frammentata che alterna pezzi più violenti con break più introspettivi, mentre il viaggio giunge al termine con ‘Hidden Friend’, una inquietante ballad moderna cui spetta il compito di chiudere all’insegna dell’intensità, sonora ed emotiva, uno dei migliori lavori sin qui realizzati dalla band.
Tracklist
01. Cracksleep
02. Reset
03. Deep Frost
04. Aberration of Nature
05. My Breath
06. Silent Corner
07. As the Night Crawls in
08. Voices Calling
09. Staring at the Ceiling
10. Night Feelings
11. Hidden Friend
Lineup
Eugene Simone: guitars
Terence Holler: vocals
Raffahell Dridge: drums
Rudj Ginanneschi: guitars
Alessio Consani: bass