Lorø – Hidden Twin
Il 22/04/2018, di Giuseppe Cassatella.
Gruppo: Lorø
Titolo Album: Hidden Twin
Genere: Djent, Modern Metal, Progressive Metal
Etichetta: Brigante Records, Dio Drone, Drown Within Records, Cave Canem DIY, In The Bottle
Dopo l’ordigno italo-ecuadoregno Minipony, un’altra bomba math-core arriva dal nostro Paese, sotto le sembianze degli oscuri Lorø. A tre anni di distanza dall’esordio omonimo, il terzetto di Montagnana (PD), sotto l’egida di un pool di etichette (Brigante Records, Dio Drone, Drown Within Records, Cave Canem DIY, In The Bottle) immette sul mercato un album convincente sia dal punto di vista musicale che da quello visivo. Detto che ‘Hidden Twin’ è commercializzato in una confezione molto curata, abbellita dall’ottimo lavoro grafico del chitarrista Riccardo Zulato, passiamo a quello che più interessa voi giovani virgulti: la musica. Formalmente la band si presente come terzetto math/noise, descrizione che ci sta, ma che appare anche insufficiente, perché penso che la posposta dei Lorø sia ben più complessa. Immaginate dei Mastodon che giocano a fare i Dillinger Escape Plane (o viceversa), avrete un’idea più esaustiva del contenuto di Hidden Twin’. La band sa quando essere cervellotica, ma sa anche giocare con partiture più semplicemente rock and roll. Flirta col noise e con l’industrial, ma non disdegna partiture più ragionate e meno caotiche. E basta? Certo che no! Qui e là i Lorø amoreggiano con il jazz, il trip-hop, lo sludge. E il metal? E il metal ci sta? Certo che sì! Le chitarre sono taglienti e la sezione ritmica è pesante come un macigno. Sette brani per sette viaggi all’inferno (girone dei matematici); un minestrone che stordisce e che catapulta in una dimensione onirica, buono per far uscire la parte peggiore di voi, il vostro gemello malvagio nascosto.
Tracklist
01. Low Raw
02. Choke
03. Last Gone
04. Deaf’s Hymn
05. Point & Comma
06. Hidden Twin
07. Inerxia, Drive Me as Only You Can Do
Lineup
Mattia Bonafini: synth
Riccardo Zulato: guitars, vocals
Alessandro Bonini: drums