Kantica – Reborn In Aesthetics
Il 04/03/2018, di Dario Cattaneo.
Gruppo: Kantica
Titolo Album: Reborn Into Aesthetics
Genere: Progressive Metal, Symphonic Metal
Durata: 49 min.
Etichetta: Revalve Records
Hanno di sicuro una certa esperienza i ragazzi (e le ragazze) dei Kantica. Il monicker è infatti nuovo per il panorama sympho/power nostrano, ma la formazione è composta da nomi già incontrati, considerata la precedente militanza dei tre quinti della formazione nei Keeper Of Time (band minore del Savonese vincitrice di alcuni premi per band emergenti qualche anno fa), ma soprattutto per la presenza nelle fila di questa nuova formazione di artisti quali il solista Cappellari e la bella frontwoman Chiara Manese, già apprezzati tra le fila rispettivamente di una band sulla cresta dell’onda quali gli Skeletoon e dei bravi Pursuing The End, usciti qualche anno fa sotto Bakerteam e autori di un debutto da noi non certo dimenticato. C’è da dire che, una volta ogni tanto, i nomi appena citati danno un indicazione veritiera della musica contenuta su questo debutto ‘Reborn In Aesthetics’… il power degli Skeletoon è infatti presente nella proposta di questo nuovo quintetto, così come lo sono le reminiscenze symphonic che erano presenti nella musica dei Keeper. Il pedigree più variegato – se vogliamo, ‘esterno’ – della Manese completa poi il quadro con alcuni input più moderni, che condiscono la proposta di base donandole sapidità e consistenza. Orchestrazioni opulente, sonorità al passo con i tempi, tentazioni gothic su una base sympho/power… una miscela non certo innovativa di questo periodo, ma interpretata dai Nostri con la giusta attenzione e il necessario gusto, senza strafare da nessuna parte, ma senza prendere nemmeno uno scivolone o risultare noiosi, cosa possibilissima su generi con molta concorrenza. I vari brani scorrono infatti tutti con molto piacere… ‘Fascination Of The Elements’ per fare un esempio presenta compattezza e potenza al servizio però di una struttura interessante e piacevolmente non lineare: davvero azzeccate risultano infatti le montagne russe rappresentate da un violento strappo iniziale in doppia cassa, il quale si stempera su una delicata strofa pianistica prima di evolvere successivamente in un vincente crescendo sinfonico, che termina a sorpresa in un coro rallentato e dal sapore progressivo. Anche ‘Lovecide’, ‘Hellborn Lust’ e il singolo ‘Albatross’ si distinguono sempre per il loro abile schivare la soluzione più scontata, andando ogni volta a scovare qualcosa che – seppur rimanendo sempre nei canoni del genere proposto – magari non era esattamente quello che ci aspettavamo. Insomma, il debutto dei Kantica ci è proprio piaciuto: è interessante, guarda la oramai stra-nota materia del sympho/power con un’ottica che non è la nostra, e mostra per questo una longevità che inizialmente non gli avevamo attribuito. Bravi.
Tracklist
01. (Re)Born Unto Aestheticism
02. Fascination of the Elements
03. And Then There Was Pain
04. Hellborn Lust
05. Albatross
06. R.E.M. State
07. From Decay to Ascension
08. Illegitimate Son
09. Psychological Vampire
10. Lovecide
11. Mescaline
Lineup
Fulvio Decastelli: bass
Andy “K” Cappellari: guitars (lead)
Matteo “Vevo” Venzano: guitars (rhythm)
Enrico Borro: keyboards
Tiziana “Titti” Cotella: drums
Chiara Manese: vocals