Communic – Where Echoes Gather
Il 07/12/2017, di Dario Cattaneo.
Gruppo: Communic
Titolo Album: Where Echoes Gather
Genere: Heavy Metal, Progressive Metal, Thrash Metal
Durata: 53 min.
Etichetta: AFM
Distributore: Audioglobe
Creatura strana la band Communic… La compagine norvegese capitanata dal cantante e chitarrista Oddleif Stensland non è certamente nota per la propria prolificità (ultimo disco del 2011), ma c’è da dire che ogni album che esce sotto questo monicker, al di la poi dell’effettivo valore, è sempre caratterizzato da una sua personalità unica e indiscutibile, che ne determina l’aspetto più intimo, ma anche i pregi e i difetti. Guardando la corta discografia della band sotto quest’ottica notiamo infatti come il penultimo album ‘The Bottom Deep’ si sia rivelato diversissimo dal bello ‘Waves Of Visual Decay’ e da ‘Payment Of Existance’, e come questo complesso nuovo lavoro si riveli a conti fatti ancora più diverso rispetto tutti gli altri. Facce diverse di periodi diversi potremmo dire, ognuna appunto con i propri pregi (la fruibilità incredibile di ‘Waves’ e l’assoluta dedizione agli aspetti più cupi della propria musica di ‘The Bottom Deep’) ma anche difetti. Album veri, quindi, pieni di asperità e dettagli, lontani anni luce da produzioni plasticose e fatte in serie, copiando sempre se stessi. Prendendo quanto appena detto come un pregio e non come un difetto, si può capire facilmente come questo nuovo lavoro ci sia davvero piaciuto, forse anche più degli altri due lavori appena citati. ‘Where Echoes Gather’ segue infatti la caratteristica di una propria, unica, personalità, ma lo fa andando nella direzione di una accessibilità e fruibilità minore, forgiando un set di pezzi (sei, ma tre di loro sono divisi in due tracce ciascuno) molto lunghi e articolati, privi di una vera e propria soluzione di continuità e saldamente interallacciati tra di loro, per un risultato sicuramente solido, anche se forse un po’ monolitico. Le violente e pesanti sferzate chitarristiche delle due parti dell’intransigente opener ‘Pulse Of The Earth’ ci proiettano infatti subito in un mondo fatto di secchi riffs e improvvisi scambi di batteria, tanto che sembra di essere in presenza di un disco di technical thrash metal, non fosse per le melodie vocali, sempre invece ben definite e memorizzabili. Il tasso di intricatezza e difficoltà sale poi sulla successiva title-track, anch’essa divisa in due parti: anche se qui velocità e impatto scendono, il pezzo di rivela quindi ancora più ‘estremo’ a modo sui, sfidandoci nel seguire ogni curva dei tortuosi passaggi dipinti dalla sei corde di Stensland. ‘Moondance’, dopo tutta questo arzigogolamento strumentale riporta le coordinate sonore a quelle di ‘At Dewy Prime’ di un paio di album prima, e scorre più facilmente, anche nei sue frequenti sconfinamenti su sonorità più elettriche. I ritmi si alzano poi sensibilmente già con la buona ‘Where History Leaves’, che riporta strutture progressive nel riffing distintivo di Stensland, ma la vera e propria schiacciasassi dell’album è il penultimo pezzo, la nevermoriana e brutale ‘Black Flag Of Hate’, che se anche non esagera dal punto di vista della velocità di sicuro lo fa sotto quello della pesantezza. A chiudere l’album ci pensa invece un altro brano dalla struttura criptica e indecifrabile come ‘Claws Of The Sea’ che rimane però fin da subito illuminato da scelte melodiche, sia vocali che strumentali, che le fanno guadagnare la palma di brano migliore del lotto. Il ritorno dei Communic è uno di quelli che fanno parlare: un album pesante e intricato, ma che la dice lunga sullo spessore artistico di questo strano combo nordico.
Tracklist
01. The Pulse of the Earth (Part 1 – The Magnetic Center)
02. The Pulse of the Earth (Part 2 – Impact Of The Wave)
03. Where Echoes Gather (Part 1 – Beneath The Giant)
04. Where Echoes Gather (Part 2 – The Underground Swine)
05. Moondance
06. Where History Lives
07. Black Flag of Hate
08. The Claws Of The Sea (Part 1 – Journey Into The Source)
09. The Claws Of The Sea (Part 2 – The First Moment)
Lineup
Oddleif Stensland: vocals, guitars
Erik Mortensen: bass
Tor Atle Andersen: drums