The Used – The Canyon

Il 05/12/2017, di .

Gruppo: The Used

Titolo Album: The Canyon

Genere:

Durata: 80 min.

Etichetta: Hopeless Records

80

Ogni cosa sembrava volgere al peggio. I The Used a febbraio 2015 perdevano il loro chitarrista Quinn Allman, poi sostituito da Justin Shekoski. In seguito dichiaravano di voler pubblicare un doppio album (il settimo della loro carriera). Un’ora e venti di musica per una band emo e post hardcore? I più erano almeno perplessi, sentimento derivato ed esacerbato anche dalle critiche negative della stampa sugli ultimi due album, in realtà per molti sono stati da sempre inconsistenti musicalmente. I The Used insomma erano dati per spacciati. Eppure qualcosa in profondità stava mutando. Bert McCracken, voce e leader del gruppo, ha subito la perdita un caro amico in un canyon nello Utah. Immaginate ora il silenzio, il vuoto, lo spaesamento inondare, come lacrime in un loop infinito, l’animo di Bert. Le ferite rimarranno, ma pensieri e sentimenti cercano un varco. Non resta che cercare nella musica un dialogo. ‘The Canyon’ diventa racconto, letteratura intima decriptata in chiave alternative rock. Infatti non possiamo parlare più di semplice emo o post hardcore, ma la musica dei The Used diventa, per buona parte, meno etichettabile. Questa metamorfosi è anche dovuta all’ingresso del nuovo chitarrista Shekoski che con il suo tocco jazzy ricorda in fondo Jeff Buckley e riesce a riempire gli spazi con una forza inusuale, esaltando le già ottime linee melodiche. L’album è stato presentato con il singolo ‘Over And Over Again’ e rivela da subito una duplice anima. La prima impressione infatti è quella di una certa facilità di melodia che grazie al lavoro delle ritmiche e delle percussioni, diventa qualcosa di ballabile, ma lo è nella misura in cui i The Used decidono di spostare nemmeno poi tanto gradualmente la loro poetica verso passaggi dai toni più scuri in un finale di crescente drammatizzazione. Se in ‘Broken Windows’, ti imbatti in una versione più cupa e riuscita dei Fall Out Boys, nella successiva ‘Rise Up Lights’ riff sporchi incontrano il lirismo più ribelle di Zak, cosa che si ripete in fondo in ‘The Divine Absence’. Tuttavia in ‘The Canyon’ prevale l’estetica del racconto, per naturale necessità, la struttura canzone si slega dalle forme convenzionali. Così accadono strane cose. Come i violini fatati di ‘Moon-Dream’ o l’aggressione spiazzante di ‘Selfies in Aleppo’. I The Used ti mettono alla prova, non sempre la strada è definita, a volte capita, anche solo per poco, di dire, adesso stacco. Poi invece nulla da fare. Il desiderio di ritrovarsi in metafore oscure squarciate da lampi di melodia è qualcosa di magnetico e afferisce in qualche modo all’incoscio. I ‘The Used’ non solo hanno superato le aspettative, ma hanno probabilmente trovato, qualcosa di prezioso, la loro anima musicale… ed è un’anima che brilla di una luce disperata ma bellissima.

Tracklist

01. For You
02. Cold War Telescreen
03. Broken Windows
04. Rise Up Lights
05. Vertigo Cave
06. Pretty Picture
07. Funeral Post
08. Upper Falls
09. The Divine Absence (This Is Water)
10. Selfies In Aleppo
11. Moving The Mountain (Odysseus Surrenders)
12. Over and Over Again
13. The Quiet War
14. Moon-Dream
15. The Nexus
16. About You (No Songs Left to Sing)
17. The Mouth Of The Canyon

Lineup

Bert McCracken: lead vocals, piano
Jeph Howard: bass, backing vocals
Dan Whitesides: drums, backing vocals
Justin Shekoski: guitar, backing vocals