The Dark Element – The Dark Element

Il 16/11/2017, di .

Gruppo: The Dark Element

Titolo Album: The Dark Element

Genere: ,

Durata: 53 min.

Etichetta: Frontiers

74

Dopo l’uscita turbolenta (ma dai?) dai Nightwish, di Anette Olzon si erano perse un po’ le tracce. Qualche collaborazione, certo (ricordiamo quella con i Nostri Secret Sphere) e qualche news qui e là, ma il primo gong su un mercato che rischiava di dimenticarsi di lei la cantante svedese lo batte con questo nuovo platter edito dalla sempre attenta Frontiers. Stretta una solida alleanza con un’altra penna in continua ricerca di nuovi pentagrammi come l’ex Sonata Arctica Jani Liimatainen, la Olzon prova quindi nuovamente a dire la propria sul mercato del metallo sinfonico, con risultati – lo diciamo subito – più che buoni. È infatti decisamente un bel prodotto, questo ‘The Dark Element’. Perfettamente bilanciato tra il sound bombastico dei Nightwish, l’approccio immediato dei Sonata e la spregiudicata verve elettronica degli Amaranthe (c’è davvero molto della band di Olof Mork in queste tracce); questo lavoro si pone infatti a immaginario ponte tra queste tre band, rimbalzando come la pallina di un flipper tra diversi input senza mai snaturare però una personalità già piacevolmente ben definita. Perfettamente riconoscibili infatti risultano sia l’ugola dorata dell’attraente singer che la firma compositiva di Jani, manifesto questo di un sodalizio che sembra funzionare davvero, e non solo per i soliti scopi commerciali. Articolato in undici frizzanti tracce, l’album intrattiene e diverte, fornendo eleganti input sinfonici nei suoi passaggi più influenzati dalla band di Holopainen (‘My Sweet Mystery’, ‘The Ghost And The Reaper’), spingendo a muovere testa e piedi sui passaggi più danzerecci e carichi di groove (la title track e ‘I Cannot Rise The Dead’ sono un manifesto di queste sonorità) e soprattutto facendoci canticchiare ritornelli tanto radiofonici quanto ben realizzati (‘Only One Who Knows Me’). Un bell’album insomma, che pur senza raggiungere il livello espressivo del nostro lavoro di genere preferito dell’anno scorso (‘Moonbathers’ dei Delain), può guardare l’ultimo Sonata Arctica e anche l’ottimo ‘Endless Form Most Beautiful’ senza alcun rancore o invidia, contento di aver trovato in fretta una propria nicchia in una scena piena come quella del symphonic metal.

Tracklist

01. The Dark Element
02. My Sweet Mystery
03. Last Good Day
04. Here’s To You
05. Someone You Used to Know
06. Dead to Me
07. Halo
08. I Cannot Raise The Dead
09. The Ghost and the Reaper
10. Heaven of Your Heart
11. Only One Who Knows Me

Lineup

Anette Olzon: vocals
Jani Liimatainen: guitars, keyboards
Jonas Kuhlberg: bass
Jani “Hurtsi” Hurula: drums