PFM – Emotional Tattoos
Il 14/11/2017, di Stefano Giorgianni.
Gruppo: PFM – Premiata Forneria Marconi
Titolo Album: Emotional Tattoos
Genere: Progressive Rock, Rock
Durata: 62 min.
Etichetta: InsideOut
Distributore: Sony
Tatuaggi emotivi, cicatrici sul corpo e nell’anima provocati da esperienze di vita, impossibili da rimuovere e difficili da accettare, ma, di sicuro, che ci impartiscono un insegnamento e ci guidano lungo il cammino della nostra esistenza. Tutto questo voleva rappresentare la PFM attraverso questo diciassettesimo album di una carriera costellata da successi e soddisfazioni in madrepatria e nel resto del mondo. Disco, quest’ultimo, che nasce sotto InsideOut, un’etichetta che custodisce sotto le proprie ali grandi nomi del rock, del metal e del prog internazionale e che spinge il gruppo in un esperimento non del tutto agevole. ‘Emotional Tattoos’ si presenta, difatti, in una doppia edizione, in lingua italiana e in inglese, identica dal punto di vista musicale ma con dei testi realizzati ad hoc per contestualizzare al meglio l’uscita a seconda del pubblico che lo ascolta.
Una prova pretenziosa, direte voi, e, forse, vi si potrebbe anche dar ragione, se non fosse che siamo di fronte a uno dei baluardi del prog italiano, a una delle band nostrane che ha avuto maggior successo al mondo, a un gruppo che ha nella sperimentazione uno dei suoi punti di forza, basti pensare alle ultime release, su tutti ‘La Buona Novella’ e ‘PFM In Classic’. In primo luogo, ‘Emotional Tattoos’ non è (solo) un disco prog, non lo è almeno in senso puro e non aspettate di trovarvi davanti alla PFM di trent’anni fa. Così come sono diverse le fatiche che affrontiamo in vita, lo sono i pezzi all’interno di questo disco, dove la base progressive s’intreccia con le innumerevoli sfumature che il gruppo italiano è in grado di attribuire alle proprie canzoni. Questo lo si scorge passando per pezzi come ‘Oniro’, ‘La Lezione’, ‘La Danza Degli Specchi’, ‘Quartier Generale’, ‘Freedom Square’ (unico brano a mantenere il titolo in inglese in entrambe le versioni), ‘Le Cose Belle’, tutti differenti fra loro ma con un substrato semantico musicale pressoché identico.
L’affiatata coppia Di Cioccio e Djivas, supportata da un ottimo Marco Sfogli alla chitarra e da un eccellente Alessandro Scaglione alle tastiere, riesce quindi a concretizzare l’ennesimo sogno (forse) cullato per anni, di certo a vincere un’altra sfida, arrivando a lanciare messaggi importanti con eleganza e armonia e, da non sottovalutare, mirando a radunare un pubblico sempre diverso, magari scontentando gli appassionati di prog vecchia scuola. Però si sa, le persone vanno e vengono, la musica, invece, resta.
Tracklist
CD 1 – English version
1. We’re Not An Island
2. Morning Freedom
3. The Lesson
4. So Long
5. A Day We Share
6. There’s A Fire In Me
7. Central District
8. Freedom Square
9. I’m Just A Sound
10. Hannah
11. It’s My Road
CD 2 – Italian version
1. Il Regno
2. Oniro
3. La lezione
4. Mayday
5. La danza degli specchi
6. Il cielo che c’è
7. Quartiere generale
8. Freedom Square
9. Dalla Terra alla Luna
10. Le cose belle
11. Big Bang
Lineup
Franz Di Cioccio: drums, vocals
Marco Sfogli: guitars
Patrick Djivas: bass
Alessandro Scaglione: keyboards
Alberto Bravin: additional keys, vocals
Roberto Gualdi: additional drums
Lucio Fabbri: violin, additional keys, additional guitars, vocals