Muffx – L’Ora Di Tutti
Il 07/11/2017, di Giuseppe Cassatella.
Gruppo: Muffx
Titolo Album: L'Ora Di Tutti
Genere: Progressive Rock
Durata: 41 min.
Etichetta: IllSunRecords/SBAM
Distributore: Black Widow Records
Pur se pugliesi come me, ho conosciuto i Muffx solo nel 2009, ell’epoca del loro secondo lavoro, il piacevole ‘Small Obsessions’, uscito per la Go Down. Poi è venuto il turno di ‘Epoque’ dopo tre anni, un disco che riprendeva quanto contenuto nel suo predecessore, introducendo alcune novità, in primis, la lingua italiana nei testi. Però era facile capire che quei due dischi erano stati scritti dalla stessa band, il suono era quello dalle influenze eterogenee che già mi aveva colpito nel 2009, nel suo essere garage, beat, psych e stoner. I Muffux riuscivano nell’impresa di essere semplici, efficaci e solari (anche se i testi erano tutt’altro che scanzonati). Oggi li ritrovo con il quarto album sull’etichetta più oscura del panorama italiano, la Black Widow, e una copertina non proprio allegra. Qualcosa è cambiato, probabilmente gli eventi tragici che hanno colpito i salentini in questi anni e che hanno portato ad accantonare il progetto ‘Nocturno’ (quello che sarebbe dovuto essere l’effettivo quarto album), hanno inciso non poco. ‘L’Ora Di Tutti’ è un disco atipico nella discografia dei Muffx, almeno considerando quello che è stato inciso sino a oggi. Si ispira al romanzo omonimo di Maria Corti, il quale narra l’invasione Turca nel 1480 a Otranto, ed è completamente strumentale. Conferma quell’alone di pessimismo e mistero già evidente a scatola chiusa e si sviluppa in quattro tracce dal sapore progressive. ‘Un’alba Come Tante’ parte in modo sereno, ma poi pian diventa più incalzante, creando un senso di tensione, con sonorità in bilico tra le colonne sonore nostrane degli anni 60/70 (Frizzi,Ortolani) e Black Sabbath, con i fiati degli ospiti Andrea Doremi e Gianni Alemanno a impreziosire il tutto. ‘Vengono Dal Mare’ ha un approccio quasi post-rock nella parte iniziale, qui fa per la prima volta la propria comparsa la voce di Gorkem Ismail, e poi esplode in un’orgia ai confini del kraut, con echi dei grandiosi Tangerine Dream. ‘Ottocento’ è forse il pezzo più tradizionalmente Muffx della tracklist, la conclusiva e progressiva ‘Bernabei’, dove ritroviamo Gorkem Ismail, è il pezzo più movimentato del disco, forse l’apice. Un disco clamoroso, che finirà nella mia top del 2017 e che spero di poter ascoltare per intero dal vivo (anche in questa sede sono state annunciate delle novità, con la presenza del video designer Giuseppe Donadei). Passaggio singolo o inizio di una nuova fase della carriera dei Muffx, questo lavoro deve finire nelle vostre mani!
Tracklist
01. Un’Alba Come Tante
02. Vengono Dal Mare
03. Ottocento
04. Bernabei
Lineup
Luigi Bruno: voice, guitar
Alberto Ria: drums
Mauro Tre: keyboards and synth
Ilario Suppressa: bass