Primus – The Desaturating Seven
Il 01/11/2017, di Andrea Schwarz.
Gruppo: Primus
Titolo Album: The Desaturating Seven
Genere: Alternative Rock, Post Rock/Metal
Durata: 33 min.
Etichetta: ATO Records
Se dovessimo cominciare con un inglesismo sarei tentato di utilizzare una frase anglosassone che bene riassume il feeling del momento…’they did it again!’. I Primus mancavano da tre anni dal mercato discografico, da quel ‘Primus & The Chocolate Factory With The Fungi Ensemble’ che niente altro fu che il rifacimento della colonna sonora di ‘Willy Wonka e la Fabbrica del Cioccolato’ che vedeva il ritorno alla batteria di Tim Alexander il cui ultimo album con la band risaliva al lontano 1995 (‘Tales From The Punchbowl’). L’estro ed il talento di Les Claypool permeano ogni singolo brano, solamente sette per la verità, un album che ripercorre un libro del 1971 ‘I Coboldi degli Arcobaleni’ di tale Ul De Rico e le cui illustrazioni tra l’infantile ed il grottesco hanno affascinato Les Claypool a tal punto dal pubblicare un album dedicato a questa tematica. Lo stile è sempre lo stesso, momenti psichedelici si fondono ad altri tipicamente progressive e Primus-esque che ha caratterizzato le passate produzioni, in alcuni casi sembra di essere tornati ai tempi di ‘Pork Soda’ e ‘Sailing The Seas Of Cheese’. E’ comunque un album di non facile assimilazione, si parte con l’iniziale ‘The Valley’ dove la voce narrante fa entrare la mente in un mondo dai contorni grotteschi ed indefiniti alternati ad altri perfettamente riusciti come ‘The Scheme’ tra cupezza ed istrionismo spinto all’inverosimile. A tratti sbucano qua e là ‘richiami’ a Pink Floyd e King Crimson, ci si sente totalmente coinvolti in brani come l’epica ‘The Storm’ rimanendo altresì straniti dall’eccessivo tasso psichedelico di ‘The Dream’, troppo ‘allucinogeno’ per essere ascoltato più volte. A tirar le somme, dopo quasi 33 minuti di durata possiamo però dire che non ci troviamo di fronte al miglior disco dei Primus, non siamo ai livelli in cui Les Claypool & Co. riuscivano ad essere realmente alternativi ed interessanti, forse sono diventati una caricatura di loro stessi in salsa psichedelica. Troppo pochi i momenti in cui realmente la nostra attenzione viene catturata, il resto è un avvitamento su loro stessi che lascia straniti, basiti e storditi dopo pochissimi ascolti. Peccato, le aspettative erano tante ma l’attesa non è stata ripagata…
Tracklist
01. The Valley
02. The Seven
03. The Trek
04. The Scheme
05. The Dream
06. The Storm
07. The Ends?
Lineup
Les Claypool: lead vocals, bass
Larry “Ler” LaLonde: guitar, backing vocals
Tim “Herb” Alexander: drums, backing vocals