Butcher Babies – Lilith
Il 27/10/2017, di Marco Giono.
Gruppo: Butcher Babies
Titolo Album: Lilith
Genere: Groove Metal, Metalcore, Thrash Metal
Etichetta: Century Media
Distributore: Sony
Immaginiamo per un attimo come possano essere andate le cose. Da subito ti senti rispondere no, detto anche con gentilezza, ma nulla da fare. Gli amici poi ti consigliano di non farlo, sai è dura là fuori. Troppe band e per voi sarebbe in fondo ancora più difficile. Donne avvenenti a fare metal estremo? Suvvia… Carla (Harvey) e Heidi (Shepherd) non ci hanno pensato su due volte. Svestiti i panni borghesi da intrattenitrici radio/televisive, mettono su le Butcher Babies ed esordiscono nel 2013 con ‘Goliath’. Un battesimo discografico non riuscitissimo a dire il vero. Certo l’impegno c’era, l’intento genuino poi era quello di dare vita ad un mix di thrash e metalcore con con una componente groove, ma il tutto funzionava a singhiozzo. Nel seguente ‘Take It Like Man’ del 2015 sistemano alcune cose (tra cui le linee vocali delle due che non funzionavano un gran che) e anche la critica inizia a crederci. Ai nostri giorni scelgono la figura mitologica di Lilith che rappresenta l’emancipazione femminile (almeno secondo la mitologia ebraica) per dare il titolo alla loro ultima fatica e ribadire con orgoglio la loro indipendenza. Non tergiversiamo oltre, le Babies non gradirebbero e non perdono di certo tempo nel brano di apertura ‘Burn The Straw Man’. Si tratta di thrash e senza troppi fronzoli. Probabilmente hanno in mente il riffing ossessivo e saturo dei Pantera, ma, grazie anche all’uso sapiente delle due voci, donano una certa profondità ad un brano che risulta da subito ben costruito, a partire dalle dinamiche dei riff fino alle asperità del coro. Sembrano citare i Rage Against The Machine (con sfumature alla Garbage!) nella title track, ma riescono smarcarsi grazie a delle clean vocal che disegnano una melodia solare in contrapposizione al cantato growl, il tutto genera energia in grande quantità. C’è in fondo un’alternanza di brani più da combattimento, legati in qualche modo al thrash e al metalcore come nei ritmi infuriati alla Slayer di ‘#Iwokeuplikethis’, nella potenza di ‘controller’ o nell’attitudine più hardcore di ‘Pomona (shit happens)’, poi ci sono tracce invece che fanno leva sul groove, su melodie forti come ‘Headspin’ oppure nel rock melodico di ‘Look What We’ve Done’. Se volete il limite di questo disco è la sua marcata discendenza dagli altissimi del metal…tuttavia, le Butcher Babies costruiscono ‘Lilith’ attraverso melodie accattivanti e a una energia che satura ogni nota. Il tutto è reso possibile da una sezione ritmica in forma smagliante e da una produzione che mira alla sostanza. Le ragazzacce hanno fatto centro.
Tracklist
01. Burn The Straw Man
02. Lilith
03. Headspin
04. Korova
05. #Iwokeuplikethis
06. The Huntsman
07. Controller
08. Oceana
09. Look What We’ve Done
10. Pomona (S**t Happens)
11. Underground And Overrated
Lineup
Heidi Shepherd: vocals
Carla Harvey: vocals
Henry Flury: guitars
Jason Klein: bass
Chase Brickenden: drums