Trivium – ‘The Sin And The Sentence’

Il 25/10/2017, di .

Gruppo: Trivium

Titolo Album: The Sin And The Sentence

Genere: , ,

Etichetta: Roadrunner

Distributore: Warner

80

Hanno cercato di blindarlo. Di tenerlo nascosto il più possibile, persino alla produzione. I Trivium hanno voluto proteggere fino all’ultimo la loro ottava creatura ‘The Sin And The Sentence’. Consapevoli forse di aver trovato qualcosa di speciale? Vediamo di andare per gradi. La produzione punta diretta alla sostanza, non disturba come in ‘Vengeance Falls’ (2013), ma esalta le partizioni con suoni estremamente puliti, ma mai eccessivamente patinati. Cosa non semplice, visto anche la varietà di genere in cui ci imbattiamo. I Trivium assimilano quanto fatto fino ad ora e lo portano al livello successivo, definiscono il proprio suono in un lavoro corale che splende nelle linee vocali melodiche di Heafy e si arricchisce di parti strumentali con passaggi in bilico tra la classicità heavy e il thrash/death, il tutto strutturato in una progressione che ricorda uno loro migliori album, ‘Shogun’. Sin dalla title-track si nota come l’inserimento del nuovo batterista Alex Bent è stato probabilmente determinante per legare assieme i diversi stili con un certo sbilanciamento verso il death che, tuttavia, come nel succitato brano, ben si muove nelle accelerazioni heavy rock, trovando quindi una virtuosa corrispondenza nelle melodie. La prima parte dell’album scorre via che è un piacere, detonando nella potenza death di ‘Beyond Oblivion’ oppure librandosi nelle aperture drammatico-melodiche di ‘Other Worlds’. Citerei anche l’attacco death di ‘Betrayer’ che è premessa per far dialogare le clean vocals col growl. Si ingenera così energia, in un dualismo che si ripete negli assoli e si definisce in una progressione melodica di forte impatto. Non tutto funziona perfettamente. Nel senso che in qualche brano le melodie stesse paiono leggermente sbiadite: in ‘Sever The Hand’ o nel mood punk di ‘Endless Night’ (che in fondo ricorda ‘Dying In Your Arms’ da ‘Ascendacy’). Ci troviamo comunque ad avere a che fare con una ricchezza notevole di invenzioni e di riferimenti a generi tra i più diversi, il tutto condensato spesso in un solo brano. Si tratta, in fondo, di un nuovo inizio, che apre la band americana a un ampio spettro di possibilità consentedogli di ridefinire i propri standard in uno stile più personale. L’ultima Sentenza si rivela come un sali e scendi tra epicità, oscurità e violenza. ‘The Sin and the Sentence’ è, dunque, lo specchio più fedele dell’anima musicale attuale dei Trivium e la esalta in brani di grande impatto, suonati in uno stile davvero personale (al netto di qualche sbavatura).

Tracklist

01. The Sin And The Sentence
02. Beyond Oblivion
03. Other Worlds
04. The Heart From Your Hate
05. Betrayer
06. The Wretchedness Inside
07. Endless Night
08. Sever The Hand
09. Beauty In The Sorrow
10. The Revanchist
11. Thrown Into The Fire

Lineup

Matt Heafy: lead vocals, lead guitar
Corey Beaulieu: guitar, vocals
Paolo Gregoletto: bass
Alex Bent: drums