Cradle Of Filth – Cryptoriana – The Seductiveness Of Decay

Il 26/09/2017, di .

Gruppo: Cradle of Filth

Titolo Album: Cryptoriana - The Seductiveness Of Decay

Genere: , ,

Durata: 53 min.

Etichetta: Nuclear Blast

Distributore: Warner

80

Puntuale come un orologio svizzero esce il nuovo Cradle Of Filth, portandosi dietro il solito codazzo di interrogativi e critiche che accompagnano oramai ogni uscita dei ben noti vampiri britannici. Sarà più black? Più death? Più heavy? Dani canterà alto? Sarà senza voce? Ricorderà quella figata di ‘Midian’ o quella ‘porcata’ di ‘Thornography’? Come sempre ognuno si farà la propria idea dopo l’ascolto (e ci mancherebbe anche che non fosse così) ma per noi che scriviamo, qual è il punto dietro questa uscita? Il punto – per noi, lo ripetiamo – è che al di là di paletti di genere/stile, al di là dell’uso sulle varie canzoni di voce e tastiere, questo ‘Cryptoriana’ è un grande album. Le caratteristiche chiavi dei Cradle Of Filth, qui dentro, ci sono finalmente tutte e, curiosamente, ci accorgiamo che tutto può essere riassunto in una sola parola: ‘estremizzazione’. E con questo non vogliamo dire che quest’album sia più violento per dire degli Slayer o più veloce dei Napalm Death. Stiamo dicendo che, nell’ambito della loro spesso criticata ma comunque magistrale carriera, i Nostri hanno sempre provato ad esplorare lidi ‘ai margini’ del sound che stavano creando. Si sono spinti nella direzione di una spinta magnificenza sinfonica con ‘Midian’, ci hanno presentato tematici squisitamente perverse e sessuali con ‘The Principle Of Evil Mad Flesh’, hanno esplorato derive death su ‘Damnation And A Day’ e vestito il proprio sound di thrash e HM sul più recente ‘Manticore’. Ecco, quello che fa ‘Cryptoriana’ è il tener buono questo approccio spinto, esplorativo, ma riapplicarlo sugli stili e sulle soluzioni che hanno portato alla fortuna la band. Il risultato è un album che ripercorre le tracce dell’ottimo ‘Hammer Of The Witches’ come intenti, ma lo fa con un piglio più deciso e meno autoreferenziale, cosa che dona in effetti un quid in più al tutto. ‘Cryptoriana’ riesce a piacere (e lo si vede dai commenti per lo più positivi che hanno accompagnato la pubblicazione serrata dei vari video) e anche a stupire: stupiscono le chitarre di Ashiok e Shaw, ora così appropriatamente heavy, ora così furiosamente blacky, stupisce il blast-beat forsennato di Marthus, devastante col pedale sulle frequenti accelerazioni ma anche azzeccato nell’intenzione quando si tratta di dipingere ritmi più maligni e stupisce anche la voce di Filth, che su alcuni brani (‘You Will Know The Lion By His Claws’ su tutti) è in grado di dimostrarci che la malvagità e la capacità di interpretazione non dipendono per forza da quanto uno si strozzi le corde vocali. In definitiva, i Cradle non sembrano aver fatto molto, a parte ovviamente regalarci un ottimo disco. Ma si sono ricordati di un’unica loro caratteristica comune a tutti i loro album così diversi, e l’hanno sfruttata, adattandola a quello che volevano esprimere. Il risultato lo sentiamo tutti, non c’è altro da dire.

Tracklist

01. Exquisite Torments Await
02. Heartbreak and Séance
03. Achingly Beautiful
04. Wester Vespertine
05. The Seductiveness of Decay
06. Vengeful Spirit
07. You Will Know the Lion by His Claw
08. Death and the Maiden

Lineup

Dani Filth: vocals
Richard: guitard
Marek “Ashok” Šmerda: guitard
Daniel Firth: bass
Schoolcraft: vocals, keys
Martin “Marthus” Škaroupka: drums, keys, orchestrations