Belphegor – Totenritual
Il 16/09/2017, di Stefano Giorgianni.
Gruppo: Belphegor
Titolo Album: Totenritual
Genere: Black Metal, Death Metal
Durata: 42 min.
Etichetta: Nuclear Blast
Distributore: Warner
I Belphegor dal vivo sono un’esperienza memorabile e devastante. Precisi, aggressivi come lo sputo sulfureo del demonio, ottenebranti e avvolti nel mefitico fetore delle carcasse che li circondano sul palco. Perché iniziare una recensione di un album appena uscito con una constatazione sulle qualità live della band, direte voi? Probabilmente per il motivo che il sottoscritto ha avuto le stesse sensazioni, ascoltando questa nuova fatica discografica, di quando, nell’aprile scorso, ha visto i diabolici austriaci calcare, in maniera prepotente, il teatro dell’Inferno festival in quel di Oslo.
Dopo aver assistito a una prestazione perfetta, al punto da essere quasi disarmante, con il pubblico che acclamava la band e Helmuth che si inchinava all’audience in visibilio, l’attesa per questo ‘Totenritual’ era alle stelle. Mi aspettavo di respirare la stessa aria guasta e di inalare l’odore di morte assaporato nel pit norvegese. Mi aspettavo di sobbalzare sulla sedia con il forsennato drumming del giovane Simon “BloodHammer” Schilling, quasi come se stessi correndo a tavoletta su una strada sdrucciolevole e ricolma di dossi artificiali fatti di carcasse di corpi in piena decomposizione. Mi aspettavo di vedere Helmuth vomitare inni a Bafometto e Serpenth accompagnarlo con linee di basso a cadenza ossessivamente martellante. Ebbene, ho provato tutto questo.
‘Conjuring The Dead’ non aveva convinto molti addetti ai lavori, non era piaciuta la ripetitività, il “già sentito”, l’hanno persino definito banale, ordinario, scontato. Per ciò che mi riguarda, pur non essendo il miglior disco dei death-blackster d’origine salisburghese, quel disco funzionava a dovere e conteneva alcune tracce che dal vivo si fanno rispettare, forse per la grande abilità del gruppo nell’affrontare i concerti.
Questo ‘Totenritual’ pare, però, avere qualcosa in più. Lo si nota in brani come ‘Baphomet’, fulminante, arrembante, ossequioso; ‘Apophis’, la cui velocità intontisce; ‘Swinefever – Regent Of Pigs’, supportata da un ritmo infernale, da un riffing spaventoso e da una legione di demoni arrembanti; arrivando all’irrispettosa ‘Totenkult – Exegesis Of Deterioration’. Il male vive dentro ai Belphegor e alle loro canzoni, lo si sente, lo si può tastare a piene mani e durante questo rituale della morte, bisogna solo arrendersi e farsi prendere per mano per parteciparvi, godendo fino all’ultima goccia del sangue del diavolo.
Oggi qui Dio non c’è, prete.
Tracklist
01. Baphomet
02. The Devil’s Son
03. Swinefever – Regent Of Pigs
04. Apophis – Black Dragon
05. Totenkult – Exegesis Of Deterioration
06. Totenbeschwörer
07. Spell Of Reflection
08. Embracing A Star
09. Totenritual
Lineup
Helmuth: vocals, guitars
Serpenth: bass
BloodHammer: drums