The Tangent – The Slow Rust Of Forgotten Machinery
Il 13/09/2017, di Andrea Schwarz.
Gruppo: The Tangent
Titolo Album: The Slow Rust Of Forgotten Machinery
Genere: Progressive Rock
Durata: 74 min.
Etichetta: Inside Out
Distributore: Sony
Partita come un semplice progetto ‘one-off’ dal tastierista Andy Tillison e Sam Baine dei Parallel or 90 Degrees e dal chitarrista dei The Flower Kings Roine Stolt, i The Tangent sono diventati una vera e propria band con all’attivo più di dieci studio albums e svariati lives. Certo, da quel ‘The Music That Died Alone’ del 2003 ne è passata di acqua sotto i ponti, numerosi sono stati gli avvicendamenti nella line up che ormai vede nel solo Andy Tillson il vero e proprio principale compositore nonché portavoce di un gruppo che vede coinvolti anche Theo Travis al sax/flauto/clarinetto, il giovane Luke Machin alla chitarra, Jonas Reingold al basso e Marie-Eve de Gaultier alla voce e tastiera. In questo nuovo ‘The Slow Rust Of Forgotten Machinery’ il buon Tillson si cimenta anche nelle esecuzioni delle parti di batteria, con risultati tutt’altro che disprezzabili così come rimane il maggiore compositore oltre che il maggiore esecutore delle parti di tastiera. Ancora una volta ci troviamo di fronte a quanto ci si potrebbe aspettare dai The Tangent, non troppo distante da quanto già ascoltato in passato, una miscela sonora il cui approccio di Tillson è intriso di trame progressive rock ed il cui focus maggiore risiede nel convogliare forti testi politico/sociali in una miscela sonora che non sacrifica la melodia sull’altare della destrezza tecnica fine a se stessa nonostante l’estrema lunghezza media delle composizioni che mediamente si aggira attorno ai quindici minuti circa. Le composizioni qui presenti sono accessibili per coloro che non sono avvezzi a queste sonorità così come sono una delizia per tutti quei prog fans che invece attendono prove di qualità sotto il profilo tecnico quanto compositivo. Esempio di tutto ciò è ‘Doctor Livingstone (I Presume)’, un opus di ben venti minuti influenzato dal prog jazz degli anni settanta pieno di intrecci ritmici e melodie non completamente originale ma tipico dell’approccio del quintetto britannico. ‘A Few Steps Towards The Wrong Road’ è un altro pezzo che combina in maniera perfetta tutte le caratteristiche salienti delle precedenti produzioni offrendo al tempo stesso un’eccellente performance del giovanissimo Luke Machin e di Marie-Eve de Gautier. Niente di nuovo, nessuna novità sostanziale rispetto al passato ma Tillson ormai ha trovato la formula magica affinché ogni produzione possa risultare interessante e piacevole all’ascolto per ogni prog fans.
Tracklist
01. Two Rope Swings
02. Dr.Livingstone (I Presume)
03. Slow Rust
04. The Sad Story Of Lead And Astatine
05. A Few Steps Down The Wrong Road
Lineup
Andy Tillison: keyboards, guitars, drums, vocals
Theo Travis: saxophones, flutes, clarinet
Luke Machin: guitars, vocals
Jonas Reingold: bass guitar, vocals
Marie-Eve de Gaultier: keyboards, vocals