Trewa – Beware The Selvadic
Il 01/07/2017, di Marco Giono.
Gruppo: Trewa
Titolo Album: Beware the Selvadic
Genere: Progressive Rock
Etichetta: Mentalchemy Records
Il folk, le tradizioni popolari, le antiche note sono l’anima nobile che muove l’identità musicale dei Trewa. Un’anima irrequieta ed errante che sin dagli esordi si manifesta in un album di cover riarrangiate con la collaborazione della Celtic Harp Orchestra intitolato ‘At the Fireflight’ (2009) in cerca di un punto di equilibrio tra il passato nobile e un presente comunque sfuggente. Si ripetono nel successivo ‘Many Meetings on a Blithe Journey’ (2012) dove troviamo canzoni folk medievali riarrangiate secondo i dettami di un rock progressive che diventa chiave di lettura per la loro estetica. I primi due album vedono formazioni diverse che tuttavia hanno come costante: Luca Briccola alla chitarra, Filippo Pedretti al violino e Marco Carenzio alla chitarra acustica e voce. Carenzio scende dal palco e contemporaneamente entrano in formazione nuovi membri: alla voce Lucia Amelia Emmanueli e Claudio Galetti, al basso Joseph Galvan e alle percussioni Mirko Soncini. Con una formazione rinnovata i Trewa decidono però di tradurre la loro ambizione musicale in tracce inedite, così il progressive folk rock si materializza in un EP intitolato ‘Selvadic’ (2015) che include tre brani, ma tanto basterà per scorrazzare in giro per festival e concerti più diversi.
Dopo perigliosi tentativi e mille difficoltà, a ottobre 2016. i Trewa pubblicano il primo album interamente composto da inediti intitolato ‘Beware the Sevaldic’. Le voci di Amelia e Claudio per lo più dialogano tra loro, a volte invece, si rubano, la scena vicendevolmente, diventando protagoniste solitarie, con interpretazioni sempre misurate, ma di elegante espressività. L’orchestra comasca produce poi un equilibrio sempre creativo, fatto di dialoghi tesi tra violino, chitarre e percussioni che corrono a perdifiato in ‘Where The Hawks Wait Ready’, si elevano epiche in ‘Olaf Stoner’ oppure si muovono eleganti come in ‘A Shimmering Sword’. Esiste quindi una varietà mai forzata nei brani, ma c’è anche un richiamo al passato grazie ad antiche melodie riarrangiate e personalizzate con una voce propria. I Trewa rivelano un’attenzione al dettaglio ammirevole, curando ogni arrangiamento con il fine non scontato di creare musica prismatica, in continuo divenire tra il rock/metal, il folk e l’attitudine progressive che muove ogni loro ambizione.
In conclusione ‘Beware the Selvadic’ è un album che riesce a farsi piacere da subito grazie ad una facilità mai scontata e ad una profondità che però si rivela ascolto dopo ascolto, donando longevità alla loro musica. In ultimo i Trewa sfidano il tempo, i generi e lo fanno meritando la nostra attenzione grazie ad un ottimo album quale ‘Beware the Selvadic’.
Tracklist
01. Skaldic Kin
02. Where The Hawks Wait Ready
03. The Soldier’s Scars
04. Awakening (Nemus Cibeles)
05. The Woodwose
06. White Sails
07. Sublime Selvadic
08. The Silent Woman
09. Olaf The Stoner
10. A Shimmering Sword
11. A Toast to Prague
12. Clayton
13. Horizons
Lineup
Luca Briccola: guitars
Lucia Amelia Emmanueli: vocals
Claudio Galetti: vocals
Joseph Galvan: bass
Filippo Pedretti: violin
Mirko Soncini: drums