Vanden Plas – The Seraphic Liveworks
Il 23/05/2017, di Andrea Schwarz.
Gruppo: Vanden Plas
Titolo Album: The Seraphic Liveworks
Genere: Progressive Metal
Durata: 77 min.
Etichetta: Frontiers
I dischi live rischiano a volte di deludere le aspettative perché le performance non corrispondono con quanto prodotto in studio, in altri casi invece a causa di overdubs ed un’eccessiva post produzione il disco risulta essere quasi artificioso. Dopo ben diciassette anni dal precedente ‘Spirit Of Live’ i Vanden Plas pubblicano il loro secondo live album in carriera per celebrare la loro performance al Prog Power Festival di Atlanta del 2011. Avete letto bene, non è un errore di battitura: parliamo proprio del 2011, un’esibizione diciamo così un po d’antan. Scelta curiosa, ci si chiede come mai tenere in naftalina per così tanto tempo un concerto per loro storico che conferma l’interesse anche del pubblico statunitense alla musica del quintetto tedesco ma che ovviamente nulla toglie alla godibilità delle nove tracce qui presenti per oltre un’ora di ‘godimento auricolare’. Va da sé che la tracklist sia maggiormente dedicata alla produzione (in quel momento) fresca di stampa, ‘The Seraphic Clockwork’, sarebbe stato più rappresentativo per la loro carriera imprimere su nastro un live show per cosi dire commemorativo con brani tratti dall’intera discografia ma non vogliamo entrare nelle scelte della band che, per quanto non siano condivisibili, vanno trattate con il massimo rispetto. I suoni che ascoltiamo sono fedelissimi a quanto i Vanden Plas siano soliti riprodurre live, personalmente non ho avuto la fortuna di assistere ad un loro show dal tour di ‘Far Off Grace’ ma il ricordo impresso nella memoria è lo stesso che riemerge in occasione di questo ‘The Seraphic Liveworks’ nel quale possiamo pienamente apprezzare la mole di lavoro che Stephan Lill pazientemente porta avanti ad ogni brano nonché si gode anche del suono molto crudo e diretto della sua chitarra supportato in maniera egregia dalla base ritmica formata dal fratello Andreas alla batteria e da Torsten Reichert al basso. Il loro apporto è chiaramente ‘visibile’ nel momento degli assoli di chitarra, quasi non accorgendoci della presenza di una sola chitarra. Ma il vero valore aggiunto sono le tastiere di Gunter Werno, mai banali né tantomeno invadenti ma in grado di donare pienezza alle composizioni. La voce di Andy Kuntz non è probabilmente la migliore che ci sia in circolazione, ogni tanto sulle tonalità più alte dal vivo fatica maggiormente rispetto alle performance in studio ma il trademark Vanden Plas è anche merito suo, la sua timbrica e modulazione vocale è alquanto particolare ma altrettanto apprezzabile. In conclusione, possiamo ben dire di trovarci di fronte ad un album interessante a livello esecutivo dotato di una produzione egregia che nulla toglie ad una discografia con i controfiocchi che continuerà a trovare estimatori tra coloro che già lo erano in precedenza e che, magari, potrebbe dar modo di far trovar loro nuovi adepti.
Tracklist
01. Postcard To Card
02. Rush Of Silence
03. Holes In The Sky
04. Far Off Grace
05. Scar Of An Angel
06. Quicksilver
07. Cold Wind
08. Frequency
09. Silently
Lineup
Andy Kuntz: vocals
Stephan Lill: guitars
Günter Werno: keyboards
Torsten Reichert: bass
Andreas Lill: drums