Zombie Motors Wrecking Yard – Supersonic Rock’n Roll
Il 25/04/2017, di Marco Giono.
Gruppo: Zombie Motor Wrecking Yard
Titolo Album: Supersonic Rock’n Roll
Genere: Stoner Rock/Metal
Durata: 49 min.
Etichetta: Napalm
Distributore: Audioglobe
Gli Zombie prendono vita in un cimitero di motori in disfacimento diventando quindi Zombie Motors Wrecking Yard come tributo alla passione comune alla band per le vecchie auto e motociclette. Dalla loro musica invece traspare una sana voglia di divertire l’ascoltatore senza celare la loro attitudine piuttosto quadrata per lo stoner rock. Non che non provino soluzioni alternative, ma le loro esternazioni sonore sono ben delimitate dal continuo dialogo con il passato, nemmeno troppo remoto, di gruppi quali Ministry, Kyuss, Monster Magnet e affini. Al principio sperimentano quei canoni, suonando in un garage, dove nel 2002 registrano un demo. Vengono poi notati dalla Napalm Records ed esordiscono ai nostri giorni con ‘Supersonic Rock’n Roll’. Il primo singolo ‘Galactic Motherfuckers’ inneggia bipolare a qualcosa circa delle “scimmie danzanti” con un piglio alla Rob Zombie, immerso a sua volta nel rock dei Kyuss. I Zombie Motors Wrecking Yard colorano poi il loro stoner con del southern rock come in ‘Roll n Burn’, innestano un mood tribale nella loro ‘God of No’, per poi blueseggiare in ‘Bad Boy Benny’. Provano quindi variazioni al tema spesso funzionali al brano, ma sanno anche disegnare il riff vincente come in ‘Dead Smile’ o in ‘Judas’.
Una volta lasciato sedimentare nei ricordi, il debutto degli Zombie Motors Wrecking Yard, convince, ma meno che al primo ascolto. Non è di certo colpa della produzione, sempre potente e pronta ad esaltare i riff sghembi dell’album. Non è nemmeno colpa poi degli arrangiamenti che in realtà funzionano piuttosto bene, esaltando la voce di Ran, a tratti cavernosa e con rimandi alla Lemmy. L’insieme risulta quindi credibile e vario, ma, il più delle volte, si esaurisce nella forma. La qual cosa funzionerà di certo dal vivo, ma la presenza a singhiozzo di uno sorta di spirito irrazionale che doni profondità alla loro musica rende meno costante qualitativamente e quindi allo stesso tempo leggermente meno attraente un album che rimane comunque discreto. O anche qualcosa di più, soprattutto per chi ama in modo viscerale lo stoner, senza alcun compromesso.
Tracklist
01. Grind the Grinder
02. Dead Smile
03. Galactic Motherfucker
04. Love for Speed
05. Roll n Burn
06. Fight Fight Fight
07. Supersonic Rock n Roll
08. Bad Boy Benny
09. God of No
10. Judas
11. Sick Sad City (Bonus Track)
Lineup
Leigh: drums
Coop: bass
Mark: guitar
Darren: guitar
Ran: vocals