Black Sites – In Monochrome
Il 23/04/2017, di Dario Cattaneo.
Gruppo: Black Sites
Titolo Album: In Monochrome
Genere: Heavy Metal, Modern Metal, Progressive Metal, Thrash Metal
Durata: 46 min.
Etichetta: Mascot Records
Potremmo trasformare lo spazio di questa recensione sul sito di Metal Hammer Italia in un gioco a quiz virtuale, e mettere in palio un bel premio per chi ci indovina che genere fanno i qui presenti Black Site. E’ infatti piuttosto difficile determinare anche solo una direzione musicale preponderante in questo lavoro. Formati da due membri sopravissuti dei Trials, questi Black Site si dimostrano infatti influenzati da un range di sonorità veramente vasto, che spazia dall’hard rock robusto al metallo progressivo, passando attraverso umori grunge, ritmiche thrashy, sonorità groove e pesantezza doom. Un bel casino? In effetti sì, ma già che ci siamo spezziamo una lancia in favore di questi quattro musicisti e giustifichiamo il voto che vedete in calce ammettendo che, se si ascolta ogni canzone con molta attenzione, un certo filo logico l’intero album sembra anche averlo. Nonostante l’assoluta eterogeneità a livello stilistico, una certa impronta riconoscibile che lega i vari brani tra loro pare infatti lo stesso esserci; la si trova nascosta principalmente nei due strumenti dei due membri fondatori: il canto e la chitarra. E’ in effetti piuttosto riconoscibile uno stile modernista e progressivo ben preciso nel riffing e nelle saturazioni del bravo Ryan Bruchert, e così anche la timbrica del cantante Sugar, rasposa, malinconica e umbratile, rimane anch’essa piuttosto personale. E’ però solo grazie a queste caratteristiche che la nostra attenzione riesce a rimanere sopra la soglia di guardia durante tutto l’ascolto, impedendoci di perderci in un sound che, come già spiegato prima, pare poter abbracciare i Deep Purple e i Sabbath tanto quanto i Queensryche o i vecchi Judas senza soluzione di continuità. Si incappa quindi nel classico dilemma ‘nè carne nè pesce’, con il disco che risulta forse troppo modernista per il defender, troppo semplice per chi si aspettava un lavoro puramente prog, e troppo pesante e oscuro per chi cercava un lavoro più tipicamente hard rock. L’impressione generale è quella di una band composta da musicisti dalla forte preparazione e dalla personalità invadente, ma questi input non sembrano ancora essere in grado di convivere armoniosamente all’interno di un full-lenght, finendo per guardare in troppe, differenti, direzioni. Un album, e una band, ancora acerbi, ci viene da dire.
Tracklist
01. M Fisto Waltz
02. Dead Languages
03. Monochrome
04. Burning Away the Day
05. Hunter Gatherer
06. Watching You Fall
07. Locked Out – Shut Down
08. In the Woods
09. The Tides
Lineup
John Picillo: bass
Chris Avgerin: drums
Mark Sugar: guitars, vocals
Ryan Bruchert: guitars