Nailed To Obscurity – King Delusion

Il 23/03/2017, di .

Gruppo: Nailed To Obscurity

Titolo Album: King Delusion

Genere: , , ,

Durata: 56 min.

Etichetta: Pirate Smile

78

Ragionando un po’ sui nomi che venivano citati assieme nel cosiddetto calderone del death/doom melodico nel pieno degli Anni ’90 ci rendiamo conto di quanto questo genere si sia espanso, andano a toccare lidi anche lontanissimi tra loro, un tempo impensabili… ai tempi dei var ‘The Silent Enigma’, ‘Icon’ e ‘The Angel and the Dark River’ (che capolavoro!) i nomi di Anathema, Paradise Lost, My Dying Bride venivano infatti citati spesso assieme a Dark Tranquillity oppure Opeth, band che ora come ora non potrebbero essere più diverse tra loro. Eppure, c’è chi ancora si ricorda ed omaggia quel periodo di gran fermento, e che ancora adesso, nel 2017, ha il coraggio di pubblicare un album che affonda le radici proprio in quel fertile humus. Stiamo parlando dei tedeschi Nailed To Obscurity, una bella realtà proveniente dalla Sassonia che, giunta al terzo album, si presenta sul mercato con un prodotto di assoluto valore; un disco ben fatto e perfettamente in equilibrio tra le sonorità iniziali delle band citate in precedenza, arricchito però del coraggio che gli autori hanno mostrato nel voler aggiungere all’equazione una buona dose di personalità. E’ infatti un lavoro per nulla scontato ed assai coinvolgente questo ‘King Delusion’, un disco in grado di giocare con i tempi dilatati di ‘Orchid’, con la sofferta emozionalità dei migliori My Dying Bride e con la decadente melodia dei Paradise Lost in grande scioltezza, forgiando così un sound che guarda sì al passato ma che al contempo non puzza di vecchio. Esclusa qualche lungaggine di troppo, ‘King Delusion’ colpisce praticamente sempre nel segno: lo fa con le sonorità accessibili del singolo ‘Protean’, con le accelerazioni inattese della intensa ‘Devoid’ e con la ricchezza strutturale delle lunghe suite, come la suggestiva ‘Uncage My Sanity’, davvero trai momenti migliori del disco. Ne corso di quest’ora di musica scura e suggestiva, i sei tedeschi mostrano sempre di saper sempre dove andare a parare, trovando sempre la soluzione intelligente ed evitando le scomode visite del fattore noia, trappola in cui cadono in molti. ‘King Delusion’ è in definitiva un album validissimo, sicuramente in grado di donare molto a tutti fan del death più cupo e malinconico, ma anche a coloro che cercano quel pizzico di vigore, o di melodia,in più.

Tracklist

01. King Delusion
02. Protean
03. Apnoea
04. Deadening
05. Memento
06. Uncage My Sanity
07. Devoid
08. Desolate Ruin

Lineup

Jan-Ole Lamberti: guitars
Volker Dieken: guitars
Jann Hillrichs: drums
Carsten Schorn: bass
Raimund Ennenga: vocals