The Mute Gods – Tardigrades Will Inherit The Earth
Il 21/03/2017, di Dario Cattaneo.
Gruppo: The Mute Gods
Titolo Album: Tardigrades Will Inherit The Earth
Genere: Progressive Metal, Progressive Rock, Rock
Durata: 52 min.
Etichetta: InsideOut
Distributore: Universal
Del supergruppo The Mute Gods abbiamo le prime notizie solo due anni fa, allorchè Nick Beggs, che in molti ricorderanno in passato con Steve Hackett e Steven Wilson, contatta i già compagni Roger King e Marco Minneman per dar vita a un nuovo progetto loro con un nome unico, The Mute Gods, appunto. Dal 2015 ad adesso le cose si sono mosse assai velocemente, col prolifico polistrumentista inglese e i suoi sodali impegnati nel dare alle stampe ben due album, solidi e parecchio simili tra loro in virtù sopratutto della loro vicinanza temporale. Chi già conosce ed ha apprezzato il precedente ‘Do Nothing ‘till You Hear From Me’ non rimarrà quindi deluso da ‘Tardigrades Will Inherit The Earth’, platter ancora caratterizzato da forti radici Prog Anni ’70, ma che ingloba anche qualche input un po’ più metal e un certo substrato proveniente dal pop o dalla new wave di qualche decennio fa, influenze queste che rappresentano il lato più inatteso dell’intero lavoro. Risulta quindi chiaro ad un primo ascolto come il qui presente ‘Tardigrades…’ risulti sì in continuità sonora con l’album precedente, ma al contempo mostri anche un range dinamico un po’ più ampio e variegato, cosa che rende l’ascolto forse più dispersivo ma di sicuro più interessante rispetto al debutto. Una sorta di album con due volti, dunque, nel quale si fanno ascoltare con facilità i pezzi più nervosi e severi come la quasi opener ‘Animal Army’ o la successiva ‘We Can’t Carry On’, ma colpiscono più a fondo e in maniera più duratura quelli più lunghi ed elaborati, come ‘The Dancing Of The Stupid’ o la bellissima ‘The Singing Fish Of Batticaloa’, splendido spaccato di musica prog, rock ed anche etnica mischiate tutte assieme con grande gusto e armonia. L’apporto tecnico strumentale di Minneman e King è ovviamente pauroso, e l’abilità di Beggs col suo chapman stick, con il basso e con le chitarre non fa altro che rendere ulteriormente piacevole un lavoro forse non epocale come il predecessore, ma di sicuro caratterizzato da un messaggio di fondo interessante, da melodie sempre azzeccate e da inaspettati ma sapidi input esterni.
Tracklist
01. Saltatio Mortis
02. Animal Army
03. We Can’t Carry On
04. The Dumbing Of The Stupid
05. Early Warning
06. Tardigrades Will Inherit The Earth
07. Window Onto The Sun
08. Lament
09. The Singing Fish Of Batticaloa
10. The Andromeda Strain
11. Stranger Than Fiction
Lineup
Nick Beggs: bass guitars, Chapman Stick, guitars, vocals
Roger King: keyboards
Marco Minnemann: drums, guitars